In Cina il Pil continua a crescere a ritmi record

 La crescita dell’economia cinese, spinta da misure finalizzate al rilancio, continua a correre oltre le aspettative degli analisti, portando la Cina a registrare un +7,5% annuo nel secondo trimestre: è il livello sperato da Pechino per l’intero 2014.

Il debito pubblico italiano a rischio se il Pil non si risveglia

 Il capo del Tesoro, il ministro Pier Carlo  Padoan ha dovuto ammettere che se la crescita economica in Italia continuerà a rimanere così troppo debole, sarà davvero molto difficile ed improbabile che i livelli ormai troppo elevati del debito pubblico italiano possano riuscire realmente a scendere.

Pil, dal 2014 saranno conteggiate anche le attività illegali

 Ogni giorno ogni paese, grazie alle sue attività produttive, produce della ricchezza che gli stati stessi conteggiano a fine anno per calcolare il Pil, il prodotto interno lordo, e capire quanta ricchezza è stata effettivamente prodotta e in che modo.

A partire da quest’anno, all’interno delle attività produttive che formano il Pil ci saranno anche quelle illegali.

La relazione tra lo spread e il fabbisogno statale

 La discesa dello spread e la conseguente diminuzione degli interessi sul debito pubblico italiano danno risultati materiali che rappresentano una diminuzione del fabbisogno dello Stato di 6,2 miliardi da gennaio. Ad aprile il fabbisogno è stato di 10,1 miliardi rispetto agli 11,3 miliardi dello stesso periodo del 2013.

Confindustria, leggera ripresa del fatturato

 In aprile si è vista una ripresa per l’industria italiana dopo il calo dello 0,5% registrato a marzo: stando alla stima del Centro Studi di Confindustria la produzione nel mese scorso è aumentata dello 0,2% sui trenta giorni precedenti. Gli esperti di Confindustria dicono che ad aprile l’indice destagionalizzato sia maggiore dello 0,3% rispetto al livello dell’aprile dello scorso anno.