Da rifinanziare il fondo di Solidarietà

 Il Fondo di Solidarietà è quella dotazione di denaro, messa a disposizione dallo Stato, che consente alle banche di alleggerire il peso del mutuo per i correntisti in difficoltà. Chi ha acceso un mutuo e non è più in grado, almeno momentaneamente, di pagare le rate, se rispetta i requisiti di legge, può chiedere la sospensione del pagamento delle rate.

Sospendere le rate del mutuo: i casi di esclusione

Il Fondo di Solidarietà, però, deve essere periodicamente rifinanziato, anche perché, adesso, siamo in un momento di crisi e la sospensione delle rate è sicuramente un’opportunità da cogliere al volo. Il Fondo è stato riattivato da poco e fino a questo momento, in base ai dati raccolti dagli istituti di credito, sembra ne abbiano beneficiato ben 22 mila famiglie che hanno scelto la sospensione per almeno 18 mesi.

Come sospendere le rate del mutuo

Siccome si tratta di una forma di aiuto molto gettonata, è bene prevedere a stretto giro un rifinanziamento del fondo. Per quanto riguarda il 2013, a disposizione ci sono ben 10 milioni di euro, ma visto il numero crescente delle famiglie in difficoltà, questi soldi potrebbero non bastare.

A chiedere il rifinanziamento, quindi, ci sono il gli enti e le associazioni riuniti attorno ad un tavolo tecnico. L’Anci, la CEI, la Conferenza Stato Regioni, e tanti altri attori istituzionali, stanno chiedendo di considerare il Fondo come una forma di ammortizzatore sociale.

Le offerte di mutuo attive

 Su Mutuisupermarket si trovano spesso delle offerte di mutuo molto interessanti. In questo momento ce ne sono almeno cinque che vale la pena prendere in considerazione per chi, nonostante il mese di ferie alle porte, pensa già a come gestire gli investimenti.

La prima offerta segnalata è quella di Cariparma, si tratta di un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile che all’atto di mutuo consegna nelle mani del richiedente anche uno strepitoso regalo, un elettrodomestico della SMEG. Questa azienda, tanto per ricordarlo, offre prodotti di design molto interessanti. Il regolamento è disponibile sul sito Mutuisupermarket e i regali ci saranno per tutti i contratti stipulati entro il 31 dicembre.

Tutte le spese da considerare per i mutui

La seconda offerta è siglata Deutsche Bank ed è relativa ad un mutuo a tasso misto molto competitivo che offre la possibilità di salvarsi in calcio d’angolo cambiando tipologia di tasso ogni 2, 5 o 10 anni.

E’ tornato il Gran Mutuo Cambio Scelta

Medaglia di bronzo per la BNL che con la promozione “Diamo credito al 2013” continua ad essere tra gli istituti di credito più competitivi del momento. Il nuovo sconto sui mutui a tasso variabile e fisso si applica fino al 30 settembre 2013. La riduzione sul tasso arriva fino allo 0,75% in base alla durata del mutuo.

Sempre scontati, infine, il prodotto Intesa Sanpaolo per i giovani di età inferiore ai 34 anni e il prodotto di ING Direct per i correntisti.

Microcredito per disoccupati dalla Toscana

 Quale istituto di credito sarebbe così folle da concedere un prestito ad un disoccupato che non ha ancora percepito alcuna indennità? La risposta è scontata. Eppure, c’è una Regione che vuole dare credito alle persone che hanno ormai perso la speranza di ottenere un finanziamento.

Caricamento e importi della nuova social card

Si tratta della Regione Toscana. I lavoratori che risiedono in questa zona e che ultimamente hanno perso il lavoro, possono ottenere un piccolo prestito, un microcredito, fino a 3 mila euro da rimborsare in 36 mesi a tasso zero. Un’agevolazione che nasce dalla volontà dell’Amministrazione regionale di sostituirsi al debitore nel pagamento degli interessi.

Un modo molto interessante per far sì che chi è stato già colpito dalla crisi economica, abbia comunque un’opportunità. Secondo la Regione Toscana, infatti, ci sono almeno 20 mila lavoratori che, pur avendo avuto accesso agli ammortizzatori sociali per via della mutata condizione lavorativa, non hanno nella pratica ottenuto alcun indennizzo in euro. Almeno per il momento.

Più ore di cassa integrazione nel primo semestre 2013

 

Il Governatore toscano ha già siglato un accordo con le maggiori sigle sindacali per trovare anche altri strumenti di sostegno alle famiglie. Ha pensato, ad esempio, di reintrodurre il bonus bebè per il 2013, il 2014 e il 2015.

Cosa incide sull’erogazione del mutuo

 Per la serie “non tutti sanno che…” proviamo a riassumere tutti i fattori che rendono variabile l’erogazione del mutuo, che possono in qualche modo modificare l’effluvio di denaro dall’istituto di credito fino all’aspirante mutuatario. Il mercato immobiliare, infatti, appare agli analisti praticamente cristallizzato con compravendite sempre meno numerose e difficoltà nell’erogazione dei mutui.

Lo spread promozionale è la moda dell’estate

Se si sblocca il sistema creditizio e quindi viene archiviata la fase di credit crunch, è facile che riprenda slancio anche il mercato immobiliare, uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi. Le statistiche parlano chiaro: per l’immobiliare, il 2012, è stato l’anno più nero dal 1985 ad oggi.

Tutte le spese da considerare per i mutui

Una delle difficoltà maggiori nella conclusione della compravendita è l’ottenimento del mutuo visto che le banche chiedono sempre maggiori garanzie prima di erogare il finanziamento e “sprecano” circa 2 mesi e mezzo per decidere se l’aspirante mutuatario è anche un buon pagatore.

Gli elementi in gioco, quelli che possiamo inserire nel computo delle variabili per l’erogazione del mutuo sono: la storia finanziaria del cliente, il reddito del richiedente, l’età dello stesso e il valore dell’immobile sul quale, poi, la banca dovrà iscrivere l’ipoteca di primo grado.

Commissioni per le carte KO

 Pagare con la carta di credito, lo sanno coloro che fanno spesso shopping online, può essere tanto comodo quanto costoso per il fatto che spesso ci sono delle commissioni da corrispondere che fanno lievitare il prezzo del servizio o del prodotto. Basta pensare alle compagnie aree che caricano i costi del biglietto delle spese per il pagamento con carta di credito.

Chi usa la carta di credito in Italia

L’Unione Europea, per questo, ha pensato che riducendo il costo delle commissioni per chi paga con carta di credito, si può agevolmente ridonare fiducia ai consumatori. La proposta è pronta, adesso manca l’iter legislativo. E’ stato sfornato da Bruxelles, infatti, un regolamento valido per il mercato delle carte di credito e debito. L’obiettivo è di ridurre al massimo le commissioni stabilendo un tetto massimo.

Evitare le truffe con le carte di credito

La Commissione UE, vuole quindi introdurre interchange fee massime dello 0,2 per cento o dello 0,3 per cento in base al fatto che si tratti di una transazione con carta di debito o di una transazione con carta di credito. Il vantaggio di un sistema di questo tipo è evidente nel momento in cui si guarda alla situazione italiana dove pagare con le carte di credito può costare anche il 2 per cento in più del previsto.

Guida al risparmio per le PMI – i vantaggi delle energie rinnovabili

 Una delle più grandi opportunità che le piccole e medie imprese italiane ed europee hanno di ridurre i loro costi e dunque di risparmiare è quella di percorrere la strada dell’ efficienza energetica o, ancora meglio, di dedicarsi alla realizzazione di una vera e propria autosufficienza energetica

Guida al risparmio per le PMI – le energie rinnovabili

 Anche se da diversi anni a questa parte l’ intero mondo produttivo e imprenditoriale italiano attraversa una fase di recessione economica, complice la particolare congiuntura negativa che si vive anche a livello europeo e mondiale, come abbiamo cercato di dimostrare nei post pubblicati in precedenza sullo stesso argomento, le piccole e medie imprese italiane ed europee hanno comunque delle possibilità di risparmiare

I paesi in cui si lavora di più nel mondo

 Se in un paese si lavorano più ore che in un altro, non è detto che in questo primo paese di lavoratori si guadagni anche di più. Di recente, comunque, è stata elaborata una statistica dei paesi in cui ci sono più ore di lavoro annue. I paesi sono stati classificati anche tenendo conto degli stipendi medi e del numero di ferie accumulabili.

La statistica è stata realizzata dall’OCSE. Proviamo a prendere qualche paese cercando di capire che sorprese avremmo andando a cercare un posto di lavoro all’estero.

Riconoscere l’elusione dai prezzi dell’outsourcing

Chi va nella Repubblica Slovacca, per esempio, deve sapere che non troverà facilmente un lavoro part-time visto che questi contratti “ridotti” rappresentano soltanto il 4 per cento dei contratti complessivi. I lavoratori della nazione in questione, infatti, annualmente sommano ben 1749 ore di lavoro con uno stipendio medio che però arriva soltanto a 14522 euro. La Repubblica Slovacca non è certo da considerare il paese più produttivo d’Europa o del mondo.

Sports Direct in Inghilterra cresce ancora

Al primo posto in questa speciale classifica, quindi proprio dalla parte opposta, troviamo invece il Messico dove in anno si lavorano ben 2317 ore per uno stipendio che in euro è soltanto di 7528 euro. Chiaramente si tratta di un valore medio ma molto importante. Questa situazione potrebbe dipendere dalla bassa scolarizzazione della popolazione. Il Messico è comunque un’economia emergente.

Tutte le spese da considerare per i mutui

 Quando si accende un mutuo, tra le spese da sostenere, spesso, si considerano in via prioritaria soltanto gli interessi ma ci sono anche altre spese che cambiano da banca a banca. Per questo motivo, prima di accendere un mutuo, è necessario effettuare più di un preventivo e capire cosa è compreso nel finanziamento e cosa invece va pagato a parte.

Fate conto di accendere un piccolo mutuo e di avere la necessità di una piccola assicurazione associata al finanziamento. La banca potrebbe decurtare il prezzo dell’assicurazione dall’importo erogato, oppure concedere un mutuo più elevato per pagare tutto in una sola rata.

Il quadro sui prestiti in Italia

Questo è soltanto un esempio. Ci sono però altre spese molto interessanti da sostenere, chiamate per convenzione accessorie che non vuol dire “trascurabili”. E’ vero che la scelta fondamentale è quella tra tasso fisso e tasso variabile, ma ci sono anche le spese bancarie di apertura, i costi di istruttoria che possono dipendere dalla somma richiesta con il finanziamento. Le spese di perizia per la determinazione del valore dell’immobile, sono un altro costo da mettere nel conto finale.

Il fisso di Cariparma scontato fino a dicembre

Certo è che le spese accessorie, complessivamente, possono essere l’1 o il 2 per cento del mutuo erogato. Da considerare senz’altro anche le spese notarili.

Vendere casa senza fare errori

 Il mercato immobiliare, in tempo di crisi, appare molto insidioso ed è sempre più facile per chi compra casa incappare nel falso affare e per chi vende casa non riuscire a concludere la trattativa ottimizzando i guadagni. Ecco allora che su numerosi portali compaiono i consigli per evitare di compiere errori durante la vendita di un immobile.

Il fisso di Cariparma scontato fino a dicembre

Sicuramente un errore molto comune è quello di fissare un prezzo di vendita superiore a quello di mercato con la speranza che poi, durante la trattativa, contrattando con l’acquirente il prezzo effettivo di vendita, ci si metta in tasca quello che si desidera. Il prezzo in genere è aumentato del 5 o anche del 15 per cento ma questa mossa può scoraggiare gli acquirenti che hanno già definito un budget.

Si vende casa ma con lo sconto

Fissare il prezzo più alto è una mossa che si fa o per ottenere alla fine il prezzo desiderato, oppure perché si è fatta una valutazione dell’immobile eccessivamente “presuntuosa”. L’errore da evitare, il secondo, è quindi quello di pensare che la propria casa sia migliore delle altre.

Il terzo errore è sempre afferente al prezzo. Gli esperti sconsigliano di ostinarsi nel mantenere un certo livello quindi evitando di abbassare il costo allungando i tempi della trattativa. Per quanto riguarda l’atto effettivo della vendita, l’errore da evitare è quello di presentare la casa in cattive condizioni: con poca luce, con qualche difetto evidente, per esempio la perdita di un rubinetto e così via.