Uno dei tanti primati negativi del nostro Paese. La ricerca di occupazione sembra scoraggiarci. Gli italiani sono i piรน sfiduciati d’Europa.
Almeno in termini lavorativi. Oltre ai 3,1 milioni di disoccupati ci sono, infatti, 3,3 milioni di persone che non cercano impiego pur dicendosi disponibili a lavorare. La percentuale di questi “sfiduciati” รจ pari al 13% della forza lavoro nel secondo trimestre 2015, un dato quasi quattro volte quello Ue a 28 (3,7%) e piรน alto di qualunque altro paese del Vecchio continente: alla spalle dell’Italia c’รจ la Croazia all’8,1%. I piรน ottimisti, invece, sono i lituani (0,8%) e i cechi (1%). Lo rileva l’Eurostat nell’indagine sulle forze lavoro potenziali. Il dato italiano sulle persone che pur disponibili a un impiego non cercano si confronta con l’1,2% in Germania, il 2,4% in Francia e il 3,9% in Spagna.
L’Eurostat calcola tra le forze lavoro potenziali non solo coloro che non cercano pur essendo disponibili a lavorare ma anche chi cerca ma non รจ immediatamente disponibile (in Italia solo lo 0,4% della forza lavoro pari a circa 100.000 persone contro l’1% in Europa) e le persone sottoccupate in un part time involontario (3,1% in Italia, circa 780.000 persone, a fronte del 4,2% dell’Ue a 28).
In Italia resta basso il tasso di occupazione complessivo (solo il 56,3% delle persone tra i 15 e i 64 anni) anche se in lieve crescita nel secondo trimestre e larga l’area dell’inattivitร . Coloro che sono disponibili a lavorare ma non cercano attivamente lavoro, sono cresciuti tra il secondo trimestre 2012 e lo stesso periodo del 2015 di quasi mezzo milione di unitร da 2.847.000 a 3.325.000 persone. Tra questi gli scoraggiati, ovvero coloro che dichiarano di non cercare pensando di non riuscire a trovare un posto di lavoro nel secondo trimestre 2015 erano 1.572.000 persone (da 1.286.000 di tre anni prima). La percentuale di coloro che non cercano pur essendo disponibile รจ cresciuta nell’ultimo anno di 0,4 punti in Italia a fronte del -0,1 punti nell’Ue a 28.