Borse Europee, netto rialzo dopo interventi Bce

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I listini trattano in netto rialzo dopo l’intervento corposo della Bce, che ha tagliato il costo del denaro a nuovi minimi ed ampliato il programma di Quantitative easing, oltre a lanciare operazioni di finanziamento per le banche estremamente vantaggiose.

Misure oltre le aspettative che conducono l’euro a indebolirsi nei confronti del dollaro, salvo poi risalire con le parole del governatore Draghi. Milano, a seguito di una mattinata debole, fa registrare un rialzo dell’1,9%, dopo aver superato il +4%, con le banche a trainare la volata. Anche le altre sono in terreno positivo, ma sotto i massimi segnati subito dopo gli annunci della Bce. Francoforte sale dello 0,85%,Parigi segna +1,2% mentre Londra resta titubante a -0,1%. Positiva ancheWall Street, con il Dow Jones in rialzo di mezzo punto percentuale e il Nasdaq a +0,7%.

La Banca centrale europea sorprende dunque le aspettative e taglia tutti i tassi di riferimento del costo del denaro, mentre il programma d’acquisto di titoli anche di Stato sale di 20 miliardi al mese, raggiungendo quota 80 miliardi. In questo modo i soldi che le banche parcheggiano nei forzieri della Banca centrale avranno un rendimento ancor più negativo di quello che già hanno, una sorta di tassa sulla liquidità che dovrebbe stimolare ancor di più le banche a indirizzare altrove (si spera nelle aziende e negli investimenti) i soldi che raccolgono dai loro clienti o che prendono in prestito da altre banche per finanziare il proprio business. Ma a spingere i mercati è il nuovo programma di Tltro, aste di liquidità che permetteranno alle banche di raccogliere denaro dalla Bce a tassi negativi. I titoli del settore bancario e finanziario volano e a Milano in molti vengono sospesi per eccesso di rialzo.

Insomma, considerando che la stessa BoJ ha portato i tassi in negativo, che la Cina sta tagliando le riserve delle banche per stimolare l’economia e che la Banca centrale della Nuova Zelanda ha portato i tassi al minimo storico, si può concludere che l’orientamento dei governatori in giro per il mondo resti ampiamente accomodante. In Germania, però, era già montata la protesta contro le eventuali mosse del presidente.

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