Il tasso di disoccupazione in Italia ha raggiunto un altro triste record: secondo i dati rilasciati dall’Istat in queste ore, infatti, il numero dei disoccupati è arrivato alla cifra di 3 milioni 307 mila, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+8 mila) e del 9% su base annua (+272 mila).
In percentuale, i disoccupati in Italia sono il 13% della popolazione, il dato più alto registrato sia dall’inizio delle serie mensili nel gennaio 2004, sia da quello delle serie trimestrali nel primo trimestre 1977.
Un lieve miglioramento è stato registrato per il tasso di disoccupazione giovanile che nello scorso mese si è attestato al 42,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al record toccato a gennaio ma in aumento di 3,6 punti nel confronto tendenziale.
► Come capire se si sta per perdere il lavoro?
Matteo Renzi, in visita a Londra, ha commentato i dati parlando di situazione allarmante e confermando la sua volontà di imprimere una maggiore accelerazione alle riforme sul lavoro in modo da poter garantire un futuro lavorativo ai giovani italiani.
Peggio dell’Italia, per quanto riguarda la disoccupazione, solo la Grecia e la Spagna che a febbraio del 2014 hanno fatto registrare un tasso di senza lavoro pari, rispettivamente, al 27,5% e al 25,6%, contro una media Ue che è rimasta in questi mesi pressoché stabile sull’11,9%.
► Naspi, la nuova forma di sostegno alla disoccupazione
Reazioni immediate anche da parte della Cisl, che non vede di buon occhio le riforme che il premier Mateo Renzi vuole mettere in campo per il mondo del lavoro, anzi, teme un peggioramento della situazione se non si provvederà alla tutela degli ammortizzatori sociali.