La crisi economica globale ha forse scontato il suo apice, il 2014 da molti analisti รจ visto come lโinizio di una, seppur lieve, ripresa.>ย Esodati, tante chiacchiere ma pochi fatti. Nuovi provvedimenti in arrivo
E anche se gran parte degli analisti ritiene solo marginale il rischio per l’Italia di finire in deflazione, la situazione รจ piuttosto chiara: si รจ in presenza di prezzi al consumo minacciati dalla debolezza della domanda interna dopo due anni di recessione.
La deflazione, come riportato dal Sole 24 Ore, รจ ritenuta da gran parte degli esperti il piรน grande rischio per l’Eurozona e un fattore che avrebbe notevole impatto negativo sulla gestione del debito sovrano e sul raggiungimento di un punto di sostenibilitร economico per i Paesi periferici dellโ euro. La deflazione sostiene i creditori (chi investe in obbligazioni) dal momento che tende a far aumentare i rendimenti reali, ovvero la differenza tra i rendimenti nominali e il costo della vita.
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Ma riguardo allโEurozona non per tutti gli analisti una congiuntura deflattiva รจ equivalente di investimento vincente in obbligazioni. Tutti comunque sono unanimi sulla convenienza di investire in conti deposito, che danno rendimenti tra i piรน notevoli sul breve periodo sia a livello nominale sia in termini reali.
Per chi, invece, aspira a rendimenti piรน alti per i propri risparmi, meglio optare per le obbligazioni. Ma se qualcuno punta sulle obbligazioni, molti analisti puntano invece sulle azioni: in tanti, infatti, sostengono che queste daranno opportunitร di acquisto, anche se i rendimenti, come confermato dal Sole 24 Ore, dovrebbero riuscire solo a lambire le due cifre viste ultimamente, senza raggiungerle.