Il programma di Hollande per la Francia

 La Francia è stata recentemente declassata dall’agenzia di rating Moody’s, per questo, adesso, c’è la necessità per Hollande e per il suo staff di ritrovare la fiducia degli investitori. Come? Attraverso un nuovo programma di austerity che si spera possa dare stabilità ai titoli di stato del paese.

Chi opera con le opzioni binarie sicuramente tiene d’occhio la Francia che adesso sta cercando di risanare l’economia intervenendo sul debito pubblico, sulla crescita economica e sulle relazioni finanziarie con l’Europa. Hollande in particolare ha detto che è necessario far rientrare il debito pubblico oggi al 5,2 per cento del PIL, è necessario inoltre stabilizzare il debito fermo al 90% del PIL e occorre fare tutto con il sostegno dell’Europa.

Il piano di rientro dal deficit prevede un azzeramento dello stesso nell’arco di cinque anni attraverso una crescita economica al ritmo del 2 per cento. Per favorire la crescita è necessario un nuovo piano che sostenga l’occupazione. Hollande pensa di intervenire su questo punto espandendo la spesa pubblica ma stimolando anche il dinamismo dei privati.

In fondo si parla da tantissimi anni di crescita, in Francia come in altri paesi, ma gli strumenti per raggiungere l’obiettivo sono sempre carenti. Secondo Hollande, però, è necessario che l’Europa s’impegni come promesso senza tagli agli investimenti previsti nell’UE.

Pimkie assume a tempo indeterminato

Per chi è alla ricerca di un posto di lavoro fisso, l’occasione arriva da Pimkie, la catena di negozi di abbigliamento femminile diffusa in tutto il mondo, che è alla ricerca di diverse figure professionali da inserire nell’organico con contratti a tempo indeterminato.

Pimkie è una realtà in forte espansione. La sua presenza sul territorio italiano e non solo è costantemente cresciuta dal 1971, ano di fondazione dell’azienda, e ora Pimkie può contare su ben 770 punti vendita distribuiti su 26 paesi del mondo.

Per le sedi italiane di Rimini, Roma, Milano e Ferrara, Pimkie è alla ricerca di Responsabili e Vice Responsabili.

Vice responsabile di negozio (sedi di lavoro Rimini, Roma, Ferrara): richiesta una esperienza pregressa nella stessa mansione di almeno due anni e passione per la moda.

Responsabile di negozio (sede di lavoro Milano): i requisiti minimi perla candidatura a questa posizione sono una comprovata esperienza in analoga mansione nel settore dell’abbigliamento, senso commerciale e capacità organizzative.

La candidatura è aperta ad ambosessi che possono inviare il proprio curriculum vitae registrandosi sul sito dell’azienda alla sezione posizioni aperte

 

 

Proiezioni sull’America

 L’America, come anche il Messico, è sotto la lente d’ingrandimento degli analisti finanziari che si chiedono come reagiranno le strutture degli States agli stimoli del prossimo anno.

Per quanto riguarda il Messico sembra ci sia accordo per le riforme e quindi il paese dovrebbe superare abilmente i pregiudizi nei suoi confronti e configurarsi come una delle più belle economie emergenti del 2013. Ma chi investe in opzioni binarie ha bisogno anche di altri trend.

Un’analisi interessante nasce dalla valutazione di quel che sta succedendo in America. Rispetto agli USA gli analisti si chiedono se il 2013 sarà l’anno che registra la fine del sogno americano o se al contrario la Presidenza di Obama regalerà al paese un nuovo momento di gloria.

Gli analisti del Leap propendono per la prima ipotesi perché l’America ha in pancia troppe sfide da sostenere, quella del fiscal cliff, ma anche il debito pubblico e la bolla fiscale. In più non c’è accordo tra repubblicani e democratici e questo potrebbe risultare fatale per l’avanzamento dei lavori del Congresso. Il collasso economico è alle porte.

Diversa è la valutazione di Bernanke che invece ritiene che superato il fiscal cliff – e ormai questa ipotesi è scontata – a partire dal 2013 ci potrebbe essere la ripresa dell’economia americana.

Pronti nuovi investimenti in Messico

 Chi investe in opzioni binarie è sempre alla ricerca di indicazioni sui trend di sviluppo di un’economia, di un titolo, di una materia prima. Sotto osservazione in questo periodo c’è l’America e dopo la pubblicazione di un ottimo articolo dell’Economist, anche la realtà messicana.

Secondo molti economisti, infatti, il Messico sarà tra le economie emergenti del 2013, nonostante negli ultimi anni abbia dovuto combattere per l’azzeramento dei pregiudizi rivolti al suo sostrato finanziario ed economico.

Pensiamo ad esempio alla lotta contro i narcotrafficanti. Nemmeno il giro di vite degli ultimi governi è stato sufficiente ad abbattere la criminalità organizzata. Di certo però, è cambiato qualcosa sul versante della povertà endemica del paese visto che è stata allargata la base delle prestazioni sanitarie gratuite previste per i cittadini meno abbienti.

Interessante anche la proiezione della crescita del Messico che sembra andare ad una velocità maggiore rispetto all’alter ego storico che è il Brasile. L’anno prossimo, in sostanza, il Messico crescerà più del Brasile. Da valutare prima degli investimenti anche il tasso di emigrazione, ormai pari a zero.

Sembra infatti che molti messicani si siano decisi a tornare in patria o comunque a cercare fortuna nel proprio territorio. A livello governativo ha un valore positivo l’accordo sulle riforme raggiunto dalle diverse compagini politiche.

Gran Mutuo Casa Semplice di Cariparma

 Gran Mutuo Casa Semplice di Cariparma è uno dei migliori prodotti in circolazione, a tasso variabile, censiti da Mutuisupermarket. Se consideriamo una classifica dei mutui per tasso iniziale proposto e valutiamo a pari merito, al primo posto, Webank e ING Direct, scopriamo che al terzo posto c’è proprio Cariparma.

Il suo mutuo a tasso variabile è considerato molto vantaggioso per tre motivi: l’esclusività online del prodotto, il tasso promozionale e l’erogazione del fondo contestuale al rogito.

A livello di caratteristiche è bene tenere in considerazione il TAEG che è del 3,60 per cento e comprende le spese iniziali, quelle ricorrenti e l’imposta sostitutiva. Al cliente dell’istituto di credito che voglia accendere un mutuo, è chiesto infatti di anticipare circa 2028 euro per istruttoria, perizia e assicurazione scoppio e incendio; 432 euro per le spese amministrative per rata; e 350 euro di imposta sostitutiva.

Questa soluzione è pensata soprattutto per i privati che non hanno compiuto 75 anni alla scadenza del mutuo e i soldi erogati dalla banca devono essere finalizzati all’acquisto della prima o della seconda casa. Cariparma è disposta a finanziare fino all’80 per cento del valore dell’immobile posto in garanzia.

Il piano d’ammortamento è variabile dai 10 ai 30 anni. Il tasso, invece, si calcola con l’Euribor a 3 mesi cui è aggiunto soltanto lo spread della banca.

Le borse festeggiano l’accordo sulla Grecia

 Dopo tanta incertezza sulla decisione di concedere aiuti economici alla Grecia e dopo le indiscrezioni dello Spiegel sulla proposta della Troika di tagliare il debito di Atene, le borse prendono atto della risoluzione della faccenda e l’avvio di giornata è quanto meno entusiasmante.

Il mercato azionario nostrano, dell’Unione Europea, risulta in rialzo per tutta la prima parte della mattinata, visto che nella notte è stato raggiunto  l’accordo sulla Grecia. A rallegrarsi c’è anche il Ftse-Mib che apre con un +1% e a metà mattinata ha già il +0,70%. In crescita anche l’All Share al +0,64%.

A Piazza Affari colpisce molto il buon rendimento dei titoli bancari con Unicredit che guadagna l’1,1 per cento, Intesa Sanpaolo che cresce dello 0,09 per cento e le popolari che guadagnano più dell’1 per cento.

Sotto la lente d’ingrandimento ci sono anche le performance di Mediaset con il +4 per cento e Mediobanca. Dopo la diffusione delle indiscrezioni sul nuovo piano industriale, prende quota anche il titolo di Rcs Mediagroup che guadagna addirittura il 7,1 per cento.

La protagonista assoluta della Borsa di Milano, però, resta Mediaset che fa registrare la migliore prestazione tra le milanesi. L’effetto dell’accordo sulla Grecia si sente anche sulle quotazioni dell’Euro che apre in rialzo sfiorando quota 1,2994 dollari.

La Troika sul debito greco

 Cosa i vertici europei ed internazionali decideranno sulla Grecia è ancora un’incognita. L’incertezza sulla soluzione che interessa Atene, dopo l’accontanemento del buyback, potrebbe avere un contraccolpo anche sul rendimento dei titoli di Stato greci.

Cosa ha pensato la Troika secondo lo Spiegel. La BCE e il FMI sembra abbiano chiesto un taglio della metà del debito greco. Una proposta che dovrebbe bilanciare in parte il ritardo relativo alla scelta sull’erogazione o meno del miliardo di aiuti. A parlare della possibilità è lo “Spiegel” online che pare abbia percepito i discorsi fatti dai rappresentanti dell’Eurozona, dall BCE e dal FMI. La Troika ha chiesto ai paesi creditori nei riguardi di Atene di rinunciare alla loro metà di credito.

L’alternativa tedesca. Se questa operazione fosse accettata il debito pubblico di Atene, entro il 2020, passerebbe dal 144% al 70%. L’accordo tanto caldeggiato, non è stato raggiunto e a pesare è stata soprattutto la considerazione della Germania che ribadisce la sua contrarietà al taglio del debito. In alternativa Berlino chiede di ridurre gli interessi della Grecia rispetto agli aiuti che gli saranno elargiti.

La posizione della BCE. Un esponente delle Banca Centrale Europea, Joerg Asmussen che è componente del board della BCE, ha spiegato che al momento si discute sul budget da erogare alla Grecia e il taglio del debito non è stato ancora preso in considerazione.

Chi investe in opzioni binarie, in questo momento, considera anche le indiscrezioni del giornale tedesco al fine di tenere aperta la strada per tutti i possibili trend.

Buyback su Atene non funziona

 Chi investe in titoli di stato sa che la pratica del buyback può essere provvidenziale nel caso di stati che abbiano un debito molto elevato e vogliano evitare di venderlo al fine di tamponare in modo provvisorio la crisi finanziaria di un paese.

Cos’è il buyback. Tecnicamente si tratta del riacquisto di azioni proprie da parte di una società per azioni. Dopo la crisi del 2008, questo strumento è stato esteso anche alle obbligazioni e ai soggetti di diritto pubblico. Da lì è partito il riacquisto dei titoli del debito sovrano da parte delle Banche Centrali.

Obiettivi del buyback dei soggetti di diritto pubblico. Un paese che proceda con il riacquisto dei titoli di stato precedentemente emessi lo fa per collocare titoli con un interesse inferiore, attraverso l’aumtno della domdanda. Quest operazione rende ripagabile il debito sul lungo periodo.

Perché oggi si parla di buyback. Perché questa ipotesi era nei programmi del governo di Atene che alla fine della scorsa settimana aveva visto una caduta dei rendimenti sotto la soglia del 16 per cento per quanto riguarda i titoli decennali. La Grecia aveva intenzione di chiedere 10 miliardi di euro in prestito al Fondo Salva Stati per un buyback strategico, ma l’ipotesi è stata accantonata perché i rendimenti dei titoli, oggi, risultano troppo alti e quindi l’operazione, in generale, risulterebbe poco conveniente.

Ancora incertezze per l’accordo con la Svizzera

 C’è un totale disaccordo tra il Ministro dell’Economia Grilli e il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani per quanto riguarda le tempistiche e le modalità di un accordo con la Svizzera  per la tassazione dei capitali italiani depositati nelle banche elvetiche.

Il primo parla di un accordo ormai in fase conclusiva, mentre il secondo, che segue molto da vicino il dossier della trattativa, afferma che

La trattativa non è in fase conclusiva: il governo deve essere sicuro che l’accordo non sia un condono e non favorisca il riciclaggio.

Anche il premier Monti è dello stesso avviso del sottosegretario:

Stiamo negoziando con la Svizzera ma ci stiamo ponendo dei paletti perché vogliamo ben vedere che non ci siano, o siano in modi ben delimitati, forme di condono.

La situazione si è fatta più complicata dal momento che in Germania l’accordo sulla tassazione dei fondi in Svizzera è saltato a causa dell’opposizione di Spd e Verdi alla proposta di un’imposta liberatoria ai capitali tedeschi in Svizzera garantendo però l’anonimato dei titolari dei conti.

Ceriani conferma che anche la questione dell’anonimato è parte integrante delle trattative, e ha garantito che la Svizzera, almeno per ora, non si è opposta al libero scambio di informazioni, come previsto in una una recente riunione ministeriale a livello Ocse. Oltre all’anonimato, comunque, ci sono ancora da sciogliere diversi nodi, quali la garanzia iniziale che le banche elvetiche devono versare al Fisco italiano, il periodo di durata per il calcolo dell’imposta “tombale”  e l’aliquota periodica per i rendimenti futuri.

Per Goldman Sachs l’Italia è un’ottima opportunità di investimento

 Da un lato c’è Morgan Stanley che rivede al ribasso le prospettive di crescita italiana, dall’altro c’è Goldam Sachs che, invece, parla di una ripresa dell’Italia che, grazie alle misure di emergenza prese in questo ultimo periodo, potrebbe diventare uno dei paesi in cui sarà più conveniente investire.

Dall’ultimo report della Goldman Sachs Asset Management, infatti, in Italia il restringimento del differenziale tra i Bund e i Btp è stato solo il primo segnale della ripresa, che ora viene supportato anche da altri fattori. A parlare è Jim O’Neill, presidente della Goldman Sachs, che, dopo aver analizzato i i principali trend macro e di investimento, parla di una economia italiana che ha toccato il fondo e che quindi ora sarebbe pronta a risalire.

In Italia, in questa nuova prospettiva, per quanto rimangano ancora dei pesanti fardelli che il sistema si porta appresso (uno fra tutti è la rigidità del mercato del lavoro) per il prossimo anno il mercato azionario italiano mostrerà una buona performance, grazie ad una rinnovata propensione al rischio da parte degli investitori istituzionali e privati, tanto da essere considerata alla stregua di economie emergenti e molto interessanti come Cina, Russia e Brasile.