La crisi di governo fa scattare l’aumento dell’IVA dal primo ottobre

 Nel giro di poche ore, la crisi di governo apertasi all’interno dell’esecutivo ha impresso un nuovo corso anche a provvedimenti che ormai sembravano più che assodati. Come quello della spinosa questione dell’IVA, il cui aumento, previsto per il primo di ottobre, avrebbe dovuto essere bloccato tramite un apposito di Decreto Legge presentato venerdì scorso in sede di Consiglio dei Ministri.

Nessun aumento dell’IVA fino alla fine del 2013

 Dopo la lunga e spinosa questione dell’IMU, che ancora manda i propri colpi di coda a scompaginare la situazione, soprattutto a livello internazionale, si apre un’altra spinosa questione: quella dell’IVA. Il blocco o meno dell’aumento dell’aliquota della maggiore delle imposte indirette, per la quale è previsto un aumento di un punto percentuale il 1 di ottobre, ha fatto in questi giorni vacillare la stabilità del Governo.  Tanto che sul tavolo di Letta sono anche arrivate le dimissioni del Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, che non vuole in alcun modo venire meno agli impegni presi con l’Europa in relazione al b.

All’interno del Def deficit al 3,1% e PIL in calo dell’1,7%

 La seduta del Consiglio dei Ministri che si è tenuta questa mattina ha aggiornato, come previsto, il Def, il Documento di Economia e Finanza, il documento destinato a contenere le previsioni sul quadro macroeconomico generale e le conseguenti misure e riforme previste per il Paese per i prossimi due anni. 

Ad ottobre ci sarà l’aumento dell’aliquota dell’IVA

 Non è ancora ufficiale, ma da parte del Governo già cominciano a circolare le prime dichiarazioni attendibili. Stiamo parlando del temuto aumento dell’aliquota dell’IVA, che, rimandato in data 1 luglio alla ventura data del 1 ottobre, si fa oggi sempre più vicino e minaccioso. E probabile.

Le misure per l’aggiornamento del Def e la definizione della Legge di Stabilità

 Dal Governo Letta e più esattamente da dipartimento del Tesoro, dalla Ragioneria generale dello Stato e dal dipartimento delle Politiche europee arrivano le prime indicazioni in merito all’aggiornamento del Def, il Documento di Economia e Finanza sul cui testo dovrà basarsi anche la futura Legge di Stabilità, i cui lavori partiranno e dovranno essere completati nel mese di ottobre 2013.

Cambia la Costituzione, la parola agli italiani (online)

 E’ una iniziativa senza precedenti: la Costituzione verrà cambiata e il Consiglio dei Ministri chiede a riguardo il parere di tutti i cittadini italiani. Nessuno escluso. Per farlo ha indetto la prima Consultazione on line sul tema, alla quale farà seguire dibattiti organizzati all’ interno di molti Istituti Pubblici.

Addio al doppio stipendio anche per i non parlamentari

 Doppio stipendio addio per tutti gli incarichi di governo. Con la circolare del 20 luglio 2013 della Ragioneria di Stato e la conversione del decreto legge del 21 maggio 2013, non è più possibile il cumulo degli stipendi.

► Gli stipendi d’oro dei dipendenti della Camera

Fino ad ora, infatti, chi ha incarichi al Governo italiano percepisce due stipendi. Uno è quello previsto dalla legge 212 del 1952, che prevede per i ministri e i sottosegretari lo stipendio e l’indennità integrativa, l’altro è  il trattamento economico per il quale hanno optato come dipendenti pubblici, come sancito dalla legge 1261 del 1965.

Come da Circolare della Ragioneria questo divieto viene esteso anche ai componenti del governo non parlamentari. Per tutti coloro che rientrano in queste categorie, quindi, con decorrenza 22 maggio 2013 per i parlamentari, e a partire dal 20 luglio 2013 (data di entrata in vigore della legge di conversione) anche per non parlamentari.

► Ecco quanto ci costa mantenere gli onorevoli

I membri non parlamentari dell’attuale Governo Letta  – Fabrizio Saccomanni (già direttore generale di Bankitalia), Enrico Giovannini (ex presidente dell’Istat), Flavio Zanonato (sindaco di Padova), Anna Maria Cancellieri (prefetto prima di essere ministro nel governo Monti), Graziano Delrio (ex presidente dell’Anci) e Carlo Trigilia (professore universitario) – perderanno un importo lordo pari a 9.566 euro ciascuno.

Giovannini traccia il punto della situazione italiana

 Dal meeting di Comunione e Liberazione in corso in questi giorni a Rimini anche il Ministro del Lavoro e del Welfare Enrico Giovannini, intervistato, traccia un quadro della situazione politica ed economica italiana, elencando tutti gli interventi che il Governo ha in cantiere per la ripresa autunnale e tutte le urgenze a cui sarà dato spazio nelle prossime settimane.

Per Letta, Visco e Saccomanni la ripresa è vicina

 Gli ultimi dati registrati dall’ Indice Pmi a livello europeo, nel mese di luglio 2013, fanno rilevare una leggera ripresa della produzione manifatturiera e dei valori del terziario. L’ economia dell’ Eurozona appare dunque in debole ascesa nella seconda parte dell’ anno.