La BCE mette in guardia l’Italia sui rischi relativi al deficit

 Anche per la Banca Centrale Europea il futuro economico dell’Eurozona dovrà essere segnato da una lenta ripresa nei prossimi mesi, che si esprimerà in un calo del prodotto interno lordo pari allo 0,4% per il 2013 e poi in una crescita dell’1% per il prossimo anno. 

Per Confindustria l’Italia è a un punto di svolta

 Il Centro studi di Confindustria ha diffuso oggi i dati relativi all’andamento del PIL italiano e le previsioni dell’Unione degli industriali sono risultate essere leggermente più ottimistiche di quelle presentate dall’Ocse e dall’Istat nei giorni appena passati. 

Per Barroso la ripresa dell’Unione Europea è vicina

 Sono parole concrete ma ottimistiche quelle pronunciate dal Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso davanti alla platea del Parlamento Europeo: il presidente Barroso ha infatti tracciato oggi un quadro della situazione dello Stato dell’Unione, soffermandosi in particolare a valutare il quadro della situazione economica. 

Per Visco ci sono spiragli di ripresa per l’economia italiana

 Il Governatore della Banca d’ Italia Ignazio Visco ha rilasciato in questi ultimi giorni interviste in cui si dice ottimista sulla possibilità che l’ Italia esca finalmente dalla crisi e si realizzi quella ripresa economica di cui già si possono intravedere i timidi spiragli. 

Anche per l’Eurostat l’Eurozona è fuori dalla recessione

 Anche l’ Eurostat arriva ora a confermare i dati positivi relativi al nuovo corso imboccato dall’ economia dell’ Eurozona nel secondo semestre del 2013. Anche l’ Eurostat ha infatti confermato che per il trimestre che va da aprile a giugno 2013  il prodotto interno lordo europeo – PIL – relativo alla zona della moneta unica, ha subito un incremento complessivo dello 0,3%, incremento che è possibile confrontare con il trimestre precedente.

Arriva l’accordo tra Confindustria e sindacati per la crescita

Le stime dell’ Ocse sul Prodotto Interno Lordo italiano per il quarto trimestre 2013

Dagli osservatori internazionali come l’ Ocse arrivano stime negative in merito alla futura crescita del Prodotto Interno Lordo Italiano, ovvero quello del quarto trimestre 2013. E’ prevista, infatti, una sua contrazione dell’ 1,8% entro fine anno. 

In crescita l’indice Pmi per il settore manifatturiero europeo

La ripresa dell’ economia dell’ Europa riparte dal settore manifatturiero

Dall’ Europa arrivano segnali positivi in merito alla ripresa della produzione industriale. L’ indice Pmi europeo per il settore manifatturiero ha infatti fatto registrare un consistente incremento negli ultimi mesi. Segnale che la ripresa economica, almeno per quanto riguarda il settore dell’ industria, è più che reale.

Per Zanonato la ripresa economica arriverà entro la fine del 2013

 Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ne è convinto. La ripresa dell’ economia italiana arriverà entro la fine del 2013, con segnali ancora più tangibili verso l’ inizio del 2014, e il prodotto interno lordo italiano tornerà a crescere. Negli ultimi mesi, infatti, il calo del PIL del Paese è stato sempre più ridotto: questo fenomeno fa quindi sperare che presto si avrà una inversione di tendenza.

Cala la disoccupazione e l’economia americana decolla

 Dalla parte opposta dell’ oceano arrivano segnali positivi per l’ economia americana. Nell’ ultima settimana, infatti, le richieste relative ai sussidi di disoccupazione sono calate a quota 320 mila, con un decremento di 15 mila unità. Il livello di disoccupazione, quindi, negli Stati Uniti sembra per la prima volta essere tornato ai livelli del periodo precedente alla crisi, in cui era stato possibile registrare valori simili.

Il PIL dell’Eurozona torna a crescere dello 0,3%

 Dopo una serie di trimestri di contrazione, sette per l’ esattezza, l’ economia dell’ Eurozona torna a crescere. Lo rilevano, infatti, gli ultimi dati Eurostat, che per il periodo maggio – giugno 2013 registrano un incremento del Prodotto Interno Lordo pari allo 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Il dato, anzi segnala un incremento maggiore anche rispetto alle stime fatte in precedenza, attraverso le quali era stata prevista una crescita dello 0,2%.