Arriva in extremis il taglio del cuneo fiscale con i fondi della spending review

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 La Legge di Stabilità sta per essere votata alla Camera e in questa ultima giornata erano rimaste in sospeso alcune questioni che il governo voleva inserire e sulle quali non c’era l’accordo tra i gruppi parlamentari e le parti sociali. Tra queste, il taglio del cuneo fiscale che nella riunione di ieri sera non è stata definita e inserita negli emendamenti alla Legge di Stabilità.
Ora è arrivato l’ok per il taglio delle tasse sul lavoro. La copertura economica si è trovata attraverso i fondi della spending review. Quello del cuneo fiscale era un aspetto ritenuto importante dal Presidente del Consiglio Enrico Letta.
Il fondo che consentirà di ridurre il cuneo fiscale porterà quindi risorse che andranno a favorire in misura uguale non solo imprese e lavoratori, come nelle previsioni, ma anche i lavoratori autonomi, le imprese molto piccole e i pensionati.
Il fondo sarà quindi costituito dai risparmi che arriveranno dalla spending review e anche dalle entrate che deriveranno dalla lotta all’evasione fiscale e da quelli sullo scudo fiscale.
Tra le altre novità della Legge di Stabilità c’è l’emendamento sulla sanatoria delle cartelle di Equitalia. Come si era previsto, il pagamento della sanzione si potrà fare senza versare anche gli interessi. Il pagamento deve essere fatto entro il 28 febbraio. Per le riscossioni relative a sentenze di condanna della Corte dei Conti, la sanatoria non può essere compresa.
Approvato anche l’emendamento sulla costruzione di nuovi stadi o sull’amodernamento di quelli esistenti, ma senza la possibilità di creare nuovi complessi residenziali. Le procedure amministrative sono semplificate e si prevedono modalità innovative di finanziamento.

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