Cina, industria ai minimi dal 2008

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Gli osservatori economici continuano a guardare con cautelaย a ciรฒ cheย succedeย in Cina, dove la Banca centrale e le autoritร  si sono impegnate per provareย a tenere sotto controllo la schizofrenia dei mercati e supportareย la crescita, messa a dura prova dal difficile cambiamento di paradigma del sistema economico che sta evolvendo da una macchina basata sulle produzioni a basso costo destinate all’export a una alimentata dai consumi interni.


Il governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan scende ancora in campo e poche settimane dopo il G20 di Shanghai torna a placare gli animi rassicurandoliย sullo stato di salute dell’economia: il Paese, dice, รจ in grado di raggiungere i target di crescita fissati per il 2016 e di non vedere ragioni per svalutare lo yuan al fine di rilanciare l’export in difficoltร . Zhou, in occasione della conferenza stampa annuale legata ai lavori del Congresso nazionale del Popolo, รจ l’ultimo dei massimi esponenti cinesi a provare a “calmare” i mercati finanziari globali sulla stabilitร  delle seconda economia al mondo.

Zhou ha detto a chiare lettereย che ci si dovrebbe concentrare sulla creazione di crescita senza impiego di misure monetarie extra. Gli obiettivi di sviluppo, ha aggiunto il governatore, “possono essere realizzati attraverso il miglioramento della domanda interna, i consumi e l’innovazione, senza grandi stimoli”. La crescita del Pil stimata dal governo per il 2016 รจ del 6,5 al 7 per cento, con un obiettivo medio annuo del 6,5 per cento fino al 2020.

Parole e cifreย che arrivano insieme ad altri indicatori, i qualiย tolgono il veloย dalla fragilitร  del quadro d’insieme: a gennaio e febbraio la produzione industriale รจ cresciuta in Cina del 5,4% rispetto agli stessi mesi del 2015. Un dato molto piรน alto di quelli ai quali siamo abituati, ma si tratta pur sempre della crescita piรน bassa mai registrata dal novembre 2008. Le vendite al dettaglio, dato indicativo per le spese dei consumatori, sono aumentate nello stesso periodo del 10,2%. I dati sono dell’Ufficio nazionale cinese di statistica. Crescono del 10,2% anche gli investimenti per le infrastrutture.