Euforia post Bce, spread a quota 100

Home > Investimenti > Azioni > Euforia post Bce, spread a quota 100

Continuano a farsi sentire gli scatenati dal nuovo QE Bce, i quali dopo una prima seduta interlocutoria hanno generato un rally dei listini nella giornata di venerdì scorso. L’onda lunga dell’Eurotower si propaga anche nell’inizio di questa nuova settimana.

Sarà un’ottava scandita dalle importanti riunioni delle altre Banche centrali, a cominciare dalla Fed e dalla Bank of Japan, le quali sono chiamate a chiarire le loro posizioni a valle delle mosse ultra-espansive di Mario Draghi, che ha tagliato tutti i tassi, espanso il programma di acquisti di titoli e offerto liquidità a tassi negativi alle banche che aumentano le loro erogazioni all’economia reale.

Nel frattempo, l’ottimismo continua a prevalere nelle sale degli addetti ai lavori: i mercati europei trattano positivi e Piazza Affari segna un rialzo dello 0,2%. Londra aggiunge lo 0,6%,Parigi lo 0,8% e Francoforte è più dinamica a +1,7%. In mattinata, listini asiatici si sono spinti ai massimi da due mesi (secondo l’indice Msci Asia Pacific), spinti dal comparto bancario.

Le decisioni della Bce continuano a farsi sentire anche sul versante obbligazionario, con lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco che scende verso quota 100 punti base, ai minimi da metà gennaio. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario è pari all’1,27 per cento. L’euro apre poco mosso sopra quota 1,11 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,1154 dollari e a 127,11 yen. La strage di Ankara porta debolezza sulla lira turca. L’agenda macroeconomica di giornata prevede la produzione industriale dell’Eurozona, mentre si avvicina il momento della fusione tra le Borse di Londra (che controlla anche Milano) e Francoforte.

In mattinata, la Borsa di Tokyo ha continuato a muoversi verso la fase positiva e ha fatto registrare un progresso pari all’1,74%, centrando un guadagno di 294 punti a quota 17.233,75. Il dato superiore al previsto sugli ordinativi di macchinari industriali in Giappone, in aumento del 15% in gennaio, ha fatto tornare l’ottimismo tra gli investitori, in attesa di maggiori segnali dalla riunione dellaBank of Japan, iniziata oggi.

 

Lascia un commento