Le banche italiane mostrano una leva finanziaria ridotta rispetto a quelle europee

Home > News > Mondo > Le banche italiane mostrano una leva finanziaria ridotta rispetto a quelle europee

 Mentre si va completando il processo di unificazione bancaria tra i diversi istituti del Vecchio Continente, sulla base delle nuove direttive europee che arriveranno a completamento nei prossimi mesi e riscriveranno l’assetto bancario dell’Europa, le attenzioni internazionali in questo momento sono puntate sulla leva finanziaria dei vari istituti di credito. 

Investire in obbligazioni, le prospettive per il 2014

Si vuole infatti indagare, prima dell’unificazione, quanto siano solidi le diverse banche e i diversi istituti e quanto sia il loro leverage, ovvero il rapporto tra gli attivi tangibili e il patrimonio netto tangibile. Queste analisi interessano in modo particolare i primi 20 istituti d’Europa e anche alcune banche italiane.

Come influenzano le borse, le decisioni delle Banche Centrali

Questo dato è stato raccolto per l’ultima volta nel mese di giugno 2013 e all’epoca, per i primi venti istituti d’Europa, il valore è stato quello di 25. Sotto questo dato, tuttavia, si celano importanti differenze, non solo tra istituto e istituto, ma anche tra banche appartenenti a diverse nazioni.

In questo quadro, tuttavia, le banche italiane mostrano avere una leva finanziaria decisamente più ridotta rispetto agli altri istituti. Le due principali realtà bancarie del nostro paese, ad esempio, Unicredit e Intesa Sanpaolo, hanno una leva pari a 17.8 di media.

A confronto, tuttavia, le banche tedesche si pongono poco sotto un valore di 40, quelle svizzere a 32, le francesi a 29 e le spagnole poco più su di 18.

Anche se il sistema bancario è stato giudicato solido dal FMI, non si possono nascondere alcune criticità, come il nodo MPS, la questione delle banche popolari, e la lentezza della crescita economica italiana.

 

 

Lascia un commento