Il Pil italiano potrebbe risalire grazie al web

Una ricerca condotta dal noto Boston Consulting Group di concerto con Google svela risultati molto interessanti che riguardano il Pil italiano. Di cosa si tratta. Entro il 2015 l’economia internet generated registrerà un’enorme crescita annua, tra il 13% e il 18%, al punto da fatturare ogni dodici mesi un valore pari a 59 miliardi di euro.

Parliamo di una cifra che rasenta il doppio rispetto ai 31 miliardi del 2010.

Il web dunque sarà un ottimo traino per il Pil. La responsabile delle relazioni istituzionali di Google, Giorgia Abetino ha discusso questa tesi durante un incontro atto a siglare un’intesa tra il motore di ricerca, Regione Toscana e Cna.

La Abetino ha illustrato la sua ricerca dal titolo Fattore Internet, realizzata come detto in virtù del prezioso ausilio del Boston Consulting Group.

La ricerca dimostra che le aziende attive sul fronte internet fatturano, assumono ed esportano di più e sono molto più prolifiche di quelle non presenti sul web. A proposito di ciò Giorgia Abetino afferma:

“Negli ultimi tre anni le Pmi attive su internet hanno infatti registrato una crescita medi dell’1,2% dei ricavi, rispetto a un calo del 4,5% di quelle ‘offline’, e un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto al 4% di quelle non presenti in rete.  Secondo lo studio inoltre, in un ipotetico paese medio, l’aumento della difffusione di internet del 10%, comporta un aumento dell’occupazione dello 0,44% e dell’1,47% per quella giovanile”.

Ultimi emendamenti al Piano Stabilità: Irpef e Irap

 Il piano di stabilità proposto dal governo è stato profondamente rivisto in queste ultime settimane. La versione definitiva, stilata dai due relatori (Brunetta e Baretta) insieme ai tecnici del governo dovrebbe arrivare oggi sul tavolo della Commissione Bilancio, che dovrà votare sulla sua fattibilità.

Gli ultimi emendamenti presentati riguardano Irpef e Irap. Per l’Irpef, a partire dal 2013, sono stati previsti degli incrementi per le detrazioni: 980 euro per ogni figlio, a cui si aggiungono altri 100 se i figli hanno meno di tre anni. Le detrazioni saranno poi equilibrate con il numero dei figli e con il reddito, in modo da favorire le famiglie più svantaggiate.

Gli sgravi sull’Irap per le imprese sono stati previsti a partire dal 2014, con un aumento delle detrazioni forfettarie in caso di assunzioni e per le imprese giovanili. L’importo totale delle detrazioni ammonta a 1,2 miliardi di euro.

Definiti anche i fondi con i quali il governo potrà tradurre in realtà queste detrazioni e l’alleggerimento della pressione fiscale generale su famiglia e imprese. Sono tre le risorse attualmente disponibili: lotta all’evasione fiscale, revisione delle attuali agevolazioni fiscali e l’abbassamento dei tassi di interesse.

Un secondo fondo sarà quello composto dalle risorse provenienti dalla revisione degli incentivi alle imprese, fondo che sarà specificatamente dedicato al credito d’imposta finalizzato alla ricerca ed alla riduzione del cuneo fiscale.

 

Monti bacchetta la rigidità delle Germania

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha parlato alla platea dell’auditorium dell’università parigina di Sciences Po per la presentazione de “La democrazia in Europa“, il libro scritto insieme a Sylvie Goulard, eurodeputata francese. Tanto pubblico, sia studenti che personalità della politica, che hanno ascoltato Monti parlare dell’Europa, della democrazia e delle prospettive future, sia politiche che economiche, della zona Euro.

Le parole che tutti aspettavano sono poi arrivate e, sulla questione economica e del direttorio franco-tedesco, Mario Monti ha tenuto a precisare, riferendosi principalmente alla Germania:

E’ opportuno che i Paesi più forti, come è oggi la Germania, facciano uno sforzo per meglio apprezzare i vantaggi del mercato unico e della moneta unica per l’economia tedesca. Vorrei un’Europa in cui i Paesi più deboli abbiano meno bisogno di invocare il tema della solidarietà, perché i più forti si rendono conto da soli che questa va nel loro interesse.

Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni e che si inseriscono a pieno nella visione politica ed economica che il Presidente del Consiglio italiano cerca di trasmettere sia a livello europeo che a livello nazionale:

L’Europa ci protegge dagli eccessi delle classi politiche nazionali. Bisogna accrescere l’esistenza e la percezione della democrazia in Europa, e non credere che si parta da zero. Oggi possiamo avere un sistema di governance meno monomaniacale. E lo dico io che sono considerato germanista… possiamo permetterci di concentrarci su una crescita non inflazionistica e su una maggiore integrazione europea.

Esodati, cresce la copertura.

La legge di stabilità è in grado di offrire una maggiore copertura agli esodati. Lo rendono noto i relatori Renato Brunetta (Onorevole del Pdl) e Pierpaolo Baretta (Onorevole del Pd). Brunetta e Baretta hanno rettificato l’emendamento iniziale inserendo una modalità di tutela più adeguata, che come tale è stata certificata dalla “Ragioneria”. Il nuovo emendamento contempla la deindicizzazione delle pensioni sei volte superiori al minimo.

Provvidenziale è stato l’incontro alla Camera tra Governo e Onorevoli relatori, conclusosi prima con un “nulla di nuovo” e poi con la soluzione che ha ottenuto il “nulla osta”.

Nel frattempo la Commissione Bilancio, approvando l’emendamento dei relatori, è pronta a destinare i 900 milioni messi a disposizione da Palazzo Chigi nelle diverse direzioni.

365 milioni saranno appannaggio dei ricercatori universitari, del Comitato paraolimpico, dei paesi colpiti dalle calamità naturali. Ad esempio 30 milioni sono impiegati per la ricostruzione delle zone terremotate dell’Aquila

300 milioni saranno spesi negli ambiti sociali e 200 milioni saranno spesi per i malati di Sla.

Gli esodati licenziatisi prima del 2011 per un fallimento dell’impresa per la quale lavoravano sono esclusi dalla “copertura”. Rientrano nella “categoria protetta” coloro che sono entrati in mobilità entro il 4 dicembre dello scorso anno.

Il testo è stato dunque depositato in Commissione Bilancio e non resta che votarlo. Il Viceministro al Lavoro, Michele Martone, si dichiara soddisfatto del grande operato svolto sino ad oggi e ritiene che si sia fatto un grande e importante passo in avanti verso l’erogazione della legge.

 

Grecia e Fiscal Cliff pesano sulle borse europee

 I mercati azionari europei hanno aperto la settimana di contrattazioni con molta cautela. Tutti i titoli europei sono in rosso e anche nel resto del mondo la situazione non è certo migliore.

La causa di questo rallentamento sta in due fattori fondamentali, quelli di cui si parla molto spesso in questo giorni: da un lato la questione greca e le operazioni di salvataggio per il paese ellenico, dall’altra il Fiscal Cliff, il maggiore cruccio di Obama appena rieletto al suo secondo mandato.

La questione della Grecia ha creato una profonda spaccatura nella troika (BCE, UE e FMI) che inciderà sulle decisioni che verranno prese a riguardo dell’economia disastrata dalla crisi di questo paese. Le opinioni maggiormente discordanti sono quelle dell’Eurogruppo di Jean-Claude Juncker e quelle del Fondo Monetario Internazionale di Christine Lagarde.

Altro nodo cruciale per le contrattazioni finanziarie è quello del Fiscal Cliff. Barack Obama ha annunciato la sua intenzione di tassare maggiormente gli stipendi più alti, ma la restante parte del Congresso (i repubblicani) hanno osteggiato fin dall’inizio questa metodologia.

In questa settimana, che si è aperta con grosse difficoltà del mercato azionario mondiale, con indici sempre più bassi e uno scarso volume di contrattazioni, sono attese delle decisioni importanti che dovrebbero lasciare spazio ad una ripresa del mercato.

Eurozona salva grazie agli interventi della BCE

 Tutti i paesi della zona dell’euro hanno subito i contraccolpi della crisi, anche la Germania, paese in cui l’economia e sempre rimasta molto solida, inizia ad avere dei problemi.

Ma, secondo gli esperti, il peggio dovrebbe essere passato e, se si è riusciti a evitare le conseguenze peggiori, è stato solo grazie agli interventi mirati della Banca Centrale Europea la quale, anche se a volte ha dovuto prendere delle decisioni impopolari e spesso osteggiata nelle sue scelte, ha fatto in modo che la crisi mondiale distruggesse i mercati dell’Euro.

I mercati stanno registrando dei lievi miglioramenti, che possono essere attribuiti anche alla ripresa dell’economia americana, anche questa lenta e difficile, ma comunque importante, e, soprattutto, la ripresa della domanda da parte dei paesi e delle economie emergenti.

Ma i rischi ancora ci sono. Si tratta soprattutto di rischi legati alla bassa crescita economica, alla crisi del debito sovrano e alla debolezza attuale del sistema bancario, messa ancor più in difficoltà dalla sua frammentazione e dai nuovi titoli di reversibilità. Tra gli strumenti approntati dalla BCE l’Outright Monetary Transactions, ossia interventi mirati al ripristino dei meccanismi di trasmissione della politica monetaria per quanto riguarda i titoli di Stato.

Una medicina a volte amara, quella della BCE, a cui si aggiungono gli interventi per la riforma strutturale necessari nei paesi che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi, ma che, lentamente, sta dando i suoi risultati.

 

 

Lombardia: si cerca di evitare gli errori

 In queste ultime settimane, la Direzione provinciale I di Milano ha inviato agli intermediari abilitati alla compilazione e trasmissione delle dichiarazioni dei redditi, una lettera esortandoli a non commettere più gli stessi errori.

In pratica relativamente alle dichiarazioni del 2010, la Direzione provinciale I di Milano, ha dovuto prendere atto che c’è un rapporto molto alto tra le comunicazioni di irregolarità e le dichiarazioni trasmesse.  Adesso è necessario evitare che si commettano nuovi errori.

Per farlo è importante avviare una stagione di dialogo e collaborazione che si traduce in un vantaggio reale per i contribuenti che non si trovano a dover pagare lo scotto di una dichiarazione dei redditi compilata in modo sbagliato.

L’esigenza è nata dall’analisi delle dichiarazioni trasmesse per il 2010 dagli intermediari lombardi. I dati parlano chiaro:  ci sono state più di 544 mila comunicazioni di irregolarità su 4,4 milioni di dichiarazioni inviate. Se si considera che gli intermediari sono 10.227 vuol dire che l’incidenza dell’errore è del 12 per cento.

Sono stati individuati da questo studio anche 2.567 intermediari per cui più di un quarto delle dichiarazioni ha ricevuto una comunicazione di irregolarità. Tra questi intermediari l’incidenza dell’errore è al 33 per cento visto che si parla di 516 mila dichiarazioni trasmesse e 171 mila comunicazioni di irregolarità.

Il recupero dei benefici illegittimi sulla prima casa

 Chi compra una “prima casa” ha diritto al pagamento di un’imposta agevolata a patto che si tratti dell’acquisto di una casa “normale” e non di un edificio di lusso. In passato però anche l’acquisto di case di lusso aveva beneficiato dell’imposta agevolata in modo illegittimo. L’Erario è pronto al recupero.

Se si acquista una prima casa “normale” si ha diritto a pagare un’aliquota al 4 per cento ma se si compra un’abitazione di lusso, l’imposta da corrispondere sale al 20 per cento.

L’ufficio delle Entrate, a questo punto, deve emettere l’avviso di liquidazione della maggiore imposta. Questo è stato stabilito da una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 18378 del 26 ottobre.

Per inviare l’avviso di liquidazione è preliminare l’accertamento della caratteristica “di lusso” dell’immobile, secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale del 2 agosto del 1969. La revoca delle agevolazioni sulla prima casa, secondo alcuni contribuenti che avevano ricevuto l’avviso della maggiore imposta da corrispondere, doveva essere commutata ai venditori, responsabili verso l’amministrazione finanziaria.

La Commissione tributaria provinciale, invece ha rigettato il ricorso e in Appello è stata confermata questa linea interpretativa. L’Erario, dunque, constato il pagamento scorretto dell’aliquota provvede al recupero dell’Iva non versata, maggiorata di una sanzione del 30% sulla differenza d’imposta dovuta per l’immobile “di lusso”.

Carta Mya, la personalizzazione è di casa

 Carta Mya è un altro prodotto assicurativo del gruppo Agos Ducato di cui abbiamo già visto la Cartaattiva. Il bello di questa carta è che è “tua” in tutti i sensi, partendo proprio dal design.

Con la Carta Mya, infatti, il richiedente può scegliere il design della carta, personalizzandola con l’immagine preferita e può definire la tipologia del prodotto, a saldo o rateale. Anche in questo caso la richiesta s’inoltra online, poi la concessionaria farà le verifiche per valutare l’idoneità del richiedente rispetto alla richiesta fatta.

Per inoltrare la richiesta si può scegliere una foto sul proprio desktop oppure attingere alla banca dati fotografica dell’azienda, quindi inserire lo scatto nella carta e inoltrare la richiesta. La comodità di tal prodotto sta nella possibilità d’uso: si può impiegare in tutto il mondo ed è uno strumento sicuro anche per gli acquisti in rete.

La modalità di rimborso del credito può essere rateale, quindi l’importo pagato sarà addebitato un po’ per volta, oppure può essere a saldo, in questo caso si paga tutto in un’unica soluzione senza interessi.

Questa particolare offerta è riservata alle richieste effettuate entro il 31 dicembre del 2012. Il Taeg per i rimborsi rateali, al momento, è fissato al 17,77 per cento ma per tutti i dettagli si consiglia di consultare il sito Agos Ducato.

Cartaattiva di Agos Ducato

 Nella maggior parte dei casi, la consuetudine bancaria, vuole che il rilascio della carta di credito sia vincolato alla verifica della capacità di spesa e del reddito del richiedente. La banca, infatti, concede che siano pagate delle spese “in differita”, ma vuole essere sicura di trovare sempre un po’ di contante cui attingere.

La carta di credito è un prodotto finanziario che in tempi di crisi ha vissuto una nuova primavera. I prodotti in circolazione si sono moltiplicati ed oggi vogliamo presentarvi la soluzione di Agos Ducato: Cartaattiva.

Cartaattiva è una carta di credito istituzionale rilasciata dalla concessionaria Agos Ducato che cosente di avere sempre un po’ di soldi da parte da spendere. Si richiede tramite internet e poi si ritira nelle filiali Agos Ducato più vicine.

Tra i vantaggi annunciati di questo prodotto c’è sicuramente il riaccredito di 3o euro che vanno a ridurre il primo saldo del mese, nel caso in cui le spese sostenute con la Cartaattiva superino i 150 euro sul circuito Visa nei primi 30 giorni dall’attivazione del prodotto.

Cartaattiva è comoda per pagare le spese in un ristorante, per sostenere i costi della vita quotidiana ma anche per comprare un computer nuovo o per regalarsi un viaggio.

Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito ufficiale Agos Ducato.