Secondo l’ultima rilevazione semestrale effettuata da PricewaterhouseCoopers – Pwc -, le sofferenze bancarie italiane sono arrivate a 140 miliardi di euro nel corso del 2013. Continua così ad aumentare il lungo elenco dei non performing loang, cioè dei crediti deteriorati che vengono iscritti nel registro delle sofferenze degli istituti di credito italiani.
Nel mercato del credito italiano esiste un fenomeno che sta prendendo sempre più piede negli ultimi tempi. Si tratta del social lending, il prestito tra privati, che viene percepito come una valida e più semplice alternativa alla richiesta di un prestito personale attraverso i canali tradizionali.
Se l’economia italiana dell’ultimo periodo mostra segnali di ripresa, alcuni di questi passano anche attraverso il mercato del credito. Nel terzo trimestre del 2013, infatti, che va da luglio a settembre 2013 la domanda di credito da parte delle imprese italiane è tornata a salire dopo molti mesi in negativo.
Quando si legge un contratto per la sottoscrizione di un mutuo o quando si raccolgono informazioni per l’acquisto di una nuova abitazione attraverso la stipula di un finanziamento ipotecario, è piuttosto frequente, oltre che necessario, se vogliamo, sentir parlare anche di TEGM. Ma che cosa indica questa sigla?
In Italia la situazione della crisi della liquidità non accenna a diminuire. Anzi, negli ultimi lesi la situazioni si è fatta ancora più drammatica e sono sempre meno i prestiti e i finanziamenti che vengono concessi a famiglie e imprese. Ma il fenomeno del credit crunch non colpisce dappertutto allo stesso modo.
Le carte di credito revolving sono degli strumenti di pagamento che uniscono al loro interno le funzioni di normali carte di credito a saldo con quelle tipiche dei prestiti personali.
Forse non tutti sanno che per ottenere un prestito, ovvero per accedere ad una linea di credito alternativa, è possibile richiedere anche una carta di credito revolving. Le carte revolving sono infatti delle tipologie di carte che assommano diverse funzioni. Vediamo insieme quali sono.
I prestiti di consolidamento debiti sono diventati oggi un prodotto finanziario sempre più diffuso. Può capitare, infatti, che al cambiare delle condizioni economiche a livello nazionale e sociale, proprio come sta avvenendo di questi tempi a causa della congiuntura economica negativa, privati e imprese non riescano più a far fronte agli impegni finanziari presi in precedenza attraverso l’accensione di finanziamenti e prestiti.
In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che il gruppo Unipol propone a tutti i suoi assicurati la possibilità di pagare a rate i primi assicurativi, anche quelli relativi a tutte le polizze dello stesso nucleo familiare, attraverso l’erogazione di un finanziamento per mezzo di Finitalia, società operante nel settore del credito.
In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che il gruppo Unipol propone a tutti i suoi assicurati la possibilità di pagare a rate i primi assicurativi, anche quelli relativi a tutte le polizze dello stesso nucleo familiare, attraverso l’erogazione di un finanziamento per mezzo di Finitalia, società operante nel settore del credito.