Debiti delle PA, per l’Italia è in arrivo la procedura di infrazione

 La scadenza era stata fissata al 10 marzo 2014, ma l’Italia non ha rispettato questo termine e, quindi, ora l’UE passerà ai fatti, iniziando la procedura di messa in mora per l’Italia per il mancato rispetto della direttiva sui ritardi di pagamento della Pubblica amministrazione.

A dirlo quest’oggi Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Ue.

Pubblica Amministrazione, in vista pensione anticipata per 85.000 esuberi

 Secondo quanto esposto dal commissario Cottarelli nel suo piano di spending review, nella Pubblica Amministrazione ci sono ben 85.000 dipendenti di troppo che dovranno in qualche modo essere eliminati per poter rientrare nel budget di spesa previsto.

Fin da subito si è pensato ad un licenziamento di massa, ma il Ministro Madia ha tranquillizzato i lavoratori della PA: non ci saranno licenziamenti, ma un piano di prepensionamento che aiuterà l’uscita dei lavoratori più anziani per far spazio alle nuove leve.

La riforma della Pubblica amministrazione

 Previste riforme alla pubblica amministrazione attraverso i profili dirigenti: verranno valutati da pagelle secondo specifici criteri e potrebbero subire variazioni positive e negative sugli stipendi. Renzi vuole in questo modo cambiare le sembianze dei dirigenti pubblici. L’obiettivo è quello di riordinare i vertici statali e i meccanismi di gestione della pubblica amministrazione con provvedimenti che modificheranno gabinetti, uffici legislativi e vari dicasteri attraverso la rotazione dei capi dipartimento.

Programma Governo Renzi: la riforma della Pa

 Matteo Renzi ha già le idee chiare sul suo cronoprogramma, a meno di 48 ore dall’incarico ricevuto al Quirinale da Giorgio Napolitano per formare la squadra di governo. Il nuovo Premier, ad aprile, dovrà e vorrà mettere mano in un comparto difficile: la Pubblica amministrazione.

Cartelle esattoriali anche per le aziende creditrici delle Pa

 E’ stato approvato alla Camera l’emendamento a dl Destinazione Italia che pone una soluzione al problema della mancata copertura segnalato sia dalla Commissione Bilancio sia dalla Ragionieria generale dello Stato.

Pagheranno le cartelle esattoriali anche le aziende che sono in attesa di riscuotere presso la Pubblica Amministrazione i propri crediti. Ciò segue a un emendamento successivo al Decreto legge Destinazione Italia.