Credit crunch? Le imprese rispondono con i Bond
Le banche non concedono prestiti alle imprese, che però necessitano di liquidità. La soluzione? I bond.
Le banche non concedono prestiti alle imprese, che però necessitano di liquidità. La soluzione? I bond.
Un settore in controtendenza. La crisi sembra non aver affossato l’agricoltura che quest’anno ha segnato un nuovo record di assunzioni tra i giovani.
Passa al Senato con 450 voti favorevoli il ddl da trasformare in legge entro il 7 giugno.
Gli esperti del Sole 24 Ore si sono chiesti se il futuro congelamento della rata dell’ IMU sulla prima casa non generi un aumento della pressione fiscale sulle attività produttive.
Rete Imprese lancia l’allarme: le imprese italiane sono nella trappola delle recessione, ne chiuderanno 250 mila nel 2013.
Industria manifatturiera, edilizia e servizi di mercato sono ai minimi nella fiducia a partire dallo scorso mese di agosto. Deboli segnali positivi solo dal settore del commercio al dettaglio.
Giovani, italiani, con diploma e poco denaro a disposizione per investire: questa è la fotografia dei nuovi imprenditori italiani, scattata da Unioncamere.
Le maggiori sigle sindacali e l’ unione degli industriali siglano l’intesa per la tassazione dei premi di produttività nei diversi contratti di lavoro.
Una strage. Mai così male dal 2004. i primi tre mesi del 2013 hanno segnato la chiusura di ben 31 mila aziende italiane, il numero più alto dall’inizio della crisi.
Le imprese laziali hanno ottenuto un po’ di respiro dopo aver ottenuto dei finanziamenti a fondo perduto. Ecco i requisiti.