Casa: il gettito fiscale torna al livello del 2012

 L’accoppiata Imu e Tasi implica degli aumenti sul gettito fiscale. L’obiettivo delle riforme è quello di raccogliere soldi tassando anche il 30% delle abitazioni con basso valore catastale che non erano soggette a Imu e Ici. La strategia porterà nelle case dello stato, se finalizzata, 1,7 miliardi. Resta da capire se, a seguito della nuova maggiorazione Tares, questi soldi serviranno per le detrazioni. Detrazioni che al momento sembrano non poter ‘godere’ dei 500 milioni messi a disposizione dalla legge di stabilità.

Tasi, accordo tra Comuni e Governo

 E’ stato raggiunto l’accordo tra governo e Comuni per riempire la mancanza di risorse provenienti dal passaggio da Imu a Tasi. Nell’incontro al ministero dell’Economia e delle Finanze è stato ammesso un disavanzo di 700 milioni nelle casse dei comuni, di cui 500 sono già stati individuati. È la cifra stabilita nella legge di Stabilità per le detrazioni.

Cgia Mestre, Tasi costerà più dell’Imu

 Il governo ha stabilito che aliquote e applicazione della Tasi, nuova imposta sui servizi locali alla prima casa spetteranno ai Comuni che potranno decidere un aumento dell’aliquota massima delle imposte sulla casa, compreso tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille, ma saranno obbligati a utilizzare quanto incassato per dare detrazioni all’imposta, che potranno gestire come vogliono.

La Tasi potrebbe arrivare a 326 euro a famiglia

 Secondo i dati che emergono da un rapporto dell’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori e di Adusbef, il previsto arrivo sulla prima casa della TASI, la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni, potrebbe comportare in media, per ogni famiglia italiana, un onere economico che, senza considerare le detrazioni, varierà da un minimo di 247, nel caso di un’ aliquota al 2,5 per mille, ad un massimo di 326 euro nel caso l’aliquota fosse stabilita al 3,3 per mille.

 

► Tasi, Tari, Imu, le ultime proposte dal Governo

 

Tra pochi giorni, inoltre, i proprietari saranno chiamati a pagare anche la cosiddetta Mini-Imu, ossia il residuo della addizionale sull’Imu della prima casa, per un ulteriore importo che si aggira sui  41 euro in media.

 

► Tasi, Imu, Tari: ancora poco chiare le detrazioni

 

Una somma di esborsi che risulterà pesante per molte fasce di contribuenti, a meno che, come richiedono Federconsumatori e Adusbef , i Comuni non provvedano a definire le detrazioni ”con chiarezza ed urgenza, ed in misura adeguata”, in base a criteri rigidi che salvaguardino famiglie e proprietari di prima casa a reddito fisso.

I due organismi di difesa dei consumatori ritengono inoltre che nelle grandi città l’esborso della Tasi (particolarmente quella riferita alle seconde case) risulterà ancora più oneroso rispetto a quella che è la media nazionale.

Se l’aliquota si attesta al 2,5 per mille la TASI costerà 307 euro a Firenze, 334 euro a Milano, 371 a Roma, 386 a Torino. Se invece l’aliquota sarà portata al 3,3 per mille l’esborso salirà conseguentemente: 331 euro a Napoli, 405 a Firenze, 441 a Milano, 489 a Roma ,509 a Torino. Sempre al netto delle detrazioni non ancora definite.

Tasi, Tari, Imu, le ultime proposte dal Governo

 Questa dovrebbe essere una settimana decisiva per il chiarimento sulle nuove tasse sulla casa. Nei giorni passati il governo ha annunciato un aumento delle aliquote per un massimo dello 0,8 per mille subordinato alla agevolazione di detrazioni alle famiglie più deboli o numerose, ma le decisioni sugli importi finali, sugli sconti, sui tempi e sui modi del pagamento, sono tutte rimandate ai Comuni.

Tasi, Imu, Tari: ancora poco chiare le detrazioni

 Letta offre ai Comuni la possibilità di alzare le aliquote oltre ai massimi attuali per maggiori detrazioni a ceti più deboli: ancora da definire tutto ma è scontro nel governo. Scelta Civica si oppone e non solo

Iuc, la tassa sulla casa che sarà composta da Imu, Tasi e Tari

 Riguardo alla casa dal punto di vista fiscale risalta la mini-Imu che dovrà essere versata entro il 24 gennaio dai proprietari di prima casa residenti nei Comuni che hanno deliberato un’aliquota superiore a quella base del 4 per mille. Il versamento sarà pari al 40% della differenza tra l’aliquota standard e quella fissata dal comune; la restante parte andrà allo Stato.

Imu 24 gennaio, chi deve pagare la tassa?

 Il governo guidato da Enrico letta ha costruito una strategia che non piace molto agli italiani,  che ha preso il nome di Mini Imu e, nonostante l’abolizione dell’Imu sulle prime case e i terreni agricoli decretata molti mesi fa, dovrà ora essere comunque pagata dai proprietari di prime abitazioni. La scadenza è per venerdì 24 gennaio.

Aumento aliquote Tasi per le detrazioni a favore dei meno abbienti

 Il governo presenterà un emendamento al decreto sugli Enti Locali che ha l’obiettivo di proporre un aumento della Tasi al fine di utilizzare le maggiori risorse per le detrazioni a favore della fascia più debole della popolazione.

Contraria alla proposta Scelta Civica, che parla di caos sulla casa e si dimostra contraria all’aumento perché secondo loro sarebbe un modo per erogare maggiori risorse ai Comuni. Anche se l’obiettivo è l’aumento delle detrazioni per chi ha più bisogno, Scelta Civica non sembra fidarsi.

 

► Imu, Tari, Tasi, IUC 2014 chi le deve pagare e come

 

Il governo in una nota ha affermato: “In materia di Tasi-Imu il governo ha deciso di presentare un emendamento al decreto Enti Locali così definito: ai Comuni sarà concessa per il 2014, esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità, la possibilità di decidere un incremento delle aliquote al di sopra dei massimi attualmente consentiti”.

 

► Per la Tasi possibile aumento aliquota con finalità maggiori detrazioni

 

Il governo precisa che l’aumento non fa crescere la pressione fiscale ed è compreso tra lo  0,1 e lo 0,8 per mille. I Comuni hanno la possibilità di ripartire le diverse basi imponibili.

Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha affermato che nel 2014 le tasse sulla casa non saranno maggiori. Il ministro ha affermato: “Nel 2013 c’è stato un forte sgravio fiscale sulla prima casa, pari a 4,5 miliardi. La mini-Imu è stata una necessità legata alla natura di autonomia decisionale dei Comuni sulla fissazione delle aliquote ma rimane un elemento modesto. Abbiamo l’obiettivo di rendere la tassazione sulla casa veramente di natura federale, evitando di agire come quest’anno con una imposta decisa al centro ma gestita in periferia”.

Imu, Tari, Tasi, IUC 2014 chi le deve pagare e come

 Da gennaio 2014 è in vigore la nuova Iuc, sugli immobili, Imposta Unica Comunale, contenente Imu, Tasi e Tari e che si basa su due presupposti: la proprietà di immobili per cui andrà pagata l’Imu, eccetto le abitazioni principali; e sull’utilizzo di servizi comunali a cui sono legati un tributo per i servizi indivisibili (Tasu), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e una tassa sui rifiuti (Tari), che dovrà essere versata da chi occupa, a qualsiasi titolo, l’immobile in questione. L’aliquota massimadi Imu e Tasi non dovrà superare il 10,6%.