Loghi storici, noti o meno noti, con una precisa quotazione che vale la pena di considerare. Tra questi spicca il celebre leone delle Assicurazioni Generali, che prova a difendere con gli artigli il primato tra i marchi italiani di maggior valore.

Loghi storici, noti o meno noti, con una precisa quotazione che vale la pena di considerare. Tra questi spicca il celebre leone delle Assicurazioni Generali, che prova a difendere con gli artigli il primato tra i marchi italiani di maggior valore.

La parola d’ordine per le compagnie assicurative? E’ una: ridurre il rischio cercando maggiore allineamento dei rendimenti e delle durata finanziaria delle attività e delle passività di bilancio. A indicare la via maestra è stato Ignazio Visco, durante le sue ormai celebri ‘considerazioni finali’ di qualche giorno fa.
Intesa Sanpaolo nega l’ipotesi di un piano con Generali per lo sviluppo di attività comuni nei Paesi dell’Europa dell’Est.
Generali ha fatto registrare durante il primo semestre del 2015 un utile netto in forte incremento attestatosi a 1,3 miliardi (+21,6%) e un risultato operativo in crescita dell’11,3% attestatosi a 2,8 miliardi: quest’ultimo è il miglior dato degli ultimi otto anni.
Un’azienda del calibro Generali non poteva fare a meno di investire sui Big Data. La società triestina ha così comunicato di aver acquisito il pieno controllo di MyDrive Solutions, start-up inglese nata nel 2010, tra gli operatori leader nell’utilizzo degli strumenti di data analytics per la profilazione degli stili di guida, destinata a definire prodotti innovativi e tailor-made per i clienti e tariffe vantaggiose per gli assicurati più virtuosi.
Con il secondo piano industriale presentato durante la scorsa settimana Generali cambia scenario e si entra, per il mondo delle assicurazioni, in una terra incognita.
La compagnia assicurativa Generali ha deciso quella che sarà la nuova strategia industriale, per raggiungere il vertice nel mercato assicurativo in Europa, all’insegna dello slogan “più facile, più intelligente”.
Generali ha mandato in archivio il primo trimestre facendo rilevare un utile in aumento del 3,3% a 682 milioni, con premi complessivi a 20,1 miliardi e in crescita dell’8,3% grazie all’andamento del business vita (+12,7%). Il risultato operativo parla di un incremento del 6% a 1,3 miliardi e si configura come il miglior dato dal 2008 ad oggi.
Il 2014 si è chiuso con il botto per Banca Generali. La compagnia ha fatto segnare una raccolta netta che si aggira sui 333 milioni di euro.
Durante gli ultimi due anni, per uscire dalla crisi, Generali ha perseguito in maniera incessante una strategia finalizzata a trasformare in modo sostanziale il business senza ricorrere all’aiuto degli azionisti.