Tasi, la scadenza verrà probabilmente prorogata

 Regna ancora un grande caos sulla determinazione delle aliquote Tasi da versare tanto che il pagamento della nuova tassa sulla casa rischia di slittare. La Tasi sui servizi indivisibili, difatti, insieme a Tari sui rifiuti, e Imu, va a creare la nuova Imposta unica comunale, Iuc, che è entrata in vigore a inizio gennaio 2014.

Tares, come fare il saldo se non arriva i bollettino

 Nelle città di Roma, Milano, Venezia, Ferrara, Bari, Ivrea, Salerno, Cagliari, Napoli, Pescara, Trapani il pagamento della terza rata Tares è stato posticipato al 24 gennaio. Il pagamento per chi ha ricevuto il bollettino postale può essere effettuato tramite versamento al Comune o alla società che gestisce i rifiuti (bollettino pre-intestato); per la maggiorazione allo Stato, invece, si usa l’F24 allegato.

Tasi, Tari, Imu, le ultime proposte dal Governo

 Questa dovrebbe essere una settimana decisiva per il chiarimento sulle nuove tasse sulla casa. Nei giorni passati il governo ha annunciato un aumento delle aliquote per un massimo dello 0,8 per mille subordinato alla agevolazione di detrazioni alle famiglie più deboli o numerose, ma le decisioni sugli importi finali, sugli sconti, sui tempi e sui modi del pagamento, sono tutte rimandate ai Comuni.

Fisco, le nuove tasse in vigore nel 2014

 La scadenza per pagare la mini rata dell’Imu è stata posticipata al 24 gennaio 2014 e non più fissata al 16 gennaio, scadenza originariamente prevista per farla coincidere con la prima delle quattro rate previste per lo Iuc , l’Imposta unica comunale, che dal 2014 incorporerà la tassa sui servizi indivisibili (la Tasi) e la tassa sui rifiuti (la Tari).

I sindacati lanciano l’allarme su pensionati e Tares

 Nuova stangata in arrivo per le famiglie italiane grazie all’introduzione della Tares (Tassa rifiuti e servizi) che avrà un valore di circa 305 euro con un aumento del 35,4% rispetto al 2012, quando per la vecchia Tarsu/Tia furono pagati 225 euro.

Per la Cgia di Mestre Imu e Tares sono una stangata per le imprese

 Ieri è  stata la giornata in cui cittadini e imprese si sono trovati con due scadenze fiscali importanti, l’Imu e la Tares. La tassa sull’abitazione per chi possiede la seconda casa e immobili strumentali e quella sui rifiuti scadevano lo stesso giorno portando entrate importanti per lo Stato.  Due tasse da versare e spese che potrebbero avere messo in difficoltà molte imprese.
Per la Cgia di Mestre, la seconda rata dell’Imi e la Tares peseranno maggiormente sulle imprese che pagheranno più della metà dell’importo complessivo. Le Entrate per lo Stato e per i comuni sono di circa 15,8 miliardi di euro e quindi il peso per le imprese è molto alto.
Per l’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese, l’importo da pagare preoccupa, considerato anche che la paziale deduzione dell’Imu per gli immobili strumentali dell’azienda probabilmente non basterà a confronto con gli aumenti precedenti. La Cgia di Mestre ha fatto i calcoli e afferma che le detrazioni per il pagamento dell’Imu per questi immobili, dalle tasse sui redditi come l’Ires o Irpef per il 30% nel 2013 e per il 20% nel 2014, non saranno in grado di controbilanciare gli aumenti imposti al valore fiscale di capannoni, alberghi e centri commerciali che sono previsti per quest’anno nel decreto “Salva Italia”.
Il pagamento della Tares è un ulteriore elemento che appesantisce la situazione economica delle imprese. Per la Cgia di Mestre, la Tares influirà parecchio sulla situazione degli esercizi commerciali. Si parla di circa 4 miliardi di euro più 1 miliardo di euro di maggiorazione a carico di proprietari e affittuari di locali commerciali.

Il Fisco incassa 16 miliardi da IMU e Tares

 Lunedì 16 Dicembre 2013 è stato un lunedì decisamente in base 16 per il Fisco italiano. In questo giorno, infatti, 16 milioni di contribuenti italiani si sono recati ad assolvere i loro oneri nei confronti del Fisco versando, tra pagamenti Tares e saldo IMU, in totale 16 miliardi di euro. 

Lunedì di pagamenti Imu e Tares per gli italiani

 Siamo nella settimana del Natale e molti italiani stanno pensando ai regali da fare a familiari e amici. Prima, però, di spendere i soldi per gli acquisti, c’è da fare i conti con le spese. Con le tasse nello specifico. In effetti l’inizio della settimana non è dei più felici per i cittadini visto che si apre con il doppio saldo Imu e con la Tares.

► Scadenza IMU del 16 dicembre – Chi deve pagare

Il 16 dicembre c’è infatti il saldo dell’Imu sulle seconde case e sugli altri immobili e la Tares. Gli italiani alle prese con questi versamenti sono più di 16 milioni.
L’aliquota sulle seconde case è aumentata in molti comuni, circa l’80% superando il 7,6 per mille che è quella base. I comuni che hanno applicato l’aliquota massima del 10,6 per mille sull’Imu per le seconde case e gli altri immobili sono 877. Tra Imu e Tares lo Stato incasserà circa 16 miliardi.
Il versamento dell’Imu riguarda la metà e anche la parte aggiuntiva relativa agli aumenti decisi dai comuni. Quindi, sotto Natale, bisogna fare i conti con queste spese e probabilmente limitare regali e viaggi. Nei comuni che non hanno aumentato l’aliquota si pagherà la metà di quanto versato l’anno scorso essendo questa la seconda rata.
Per gli abitanti dei comuni che hanno aumentato l’aliquota, il calcolo si fa partendo dal valore catastale dell’abitazione, si aggiunge il 5% e si moltiplica il coefficente per 160. Poi si applica l’aliquota stabilita dal comune. Per il versamento bisogna sottrarre l’acconto versato con la prima rata di giugno.
Per le altre tipologie di immobili, come la case date in comodato ai figli, quelle di persone ricoverate in case di cura e gli immobili strumentali, bisogna considerare quello che hanno deciso i comuni.
Oltre all’Imu, come detto, in questo lunedì si dovrà pagare la Tares. Per la Uil la tassa è aumentata del 35% in un anno e arrivando a una media di 305 euro. La Cgia di Mestre ha fatto notare come l’aumento è stato alto per le imprese e le attività e come quella di domani rappresenta una scadenza fiscale molto pesante a livello economico.

Aumentano i costi della Tares per le famiglie italiane

 Il conguaglio di fine anno della Tares, la tassa comunale per rifiuti e servizi, attraverso il quale i cittadini saranno chiamati a corrispondere la terza rata della tassa, non porta certo buone notizie per gli italiani. Uno studio della UIL mette in luce infatti un aumento di 80 euro rispetto a quanto pagato nel 2012. 

Tares, attenzione alle differenze nei diversi Comuni

 La Tares 2013 andrà pagata, come l’Imu, entro il 16 dicembre 2013 interamente, ai Comuni modificando la precedente risoluzione 9, che prevedeva la possibilità di posticipare il pagamento di quanto dovuto ai Comuni al 2014. I Comuni dovranno inviare ai contribuenti il modello precompilato di pagamento per effettuare solo tramite modello F24 o per il ccp, con gli importi separati di maggiorazione e tariffa comunale.