Un nuovo stop per le assunzioni durante i primi sette mesi dell’anno. Il taglio degli incentivi fiscali ha fatto diminuire i nuovi contratti a tempo indeterminato del 33,7% in confronto allo stesso periodo del 2015.

Un nuovo stop per le assunzioni durante i primi sette mesi dell’anno. Il taglio degli incentivi fiscali ha fatto diminuire i nuovi contratti a tempo indeterminato del 33,7% in confronto allo stesso periodo del 2015.

Da oltre 20 anni Alavie si pone come obiettivo quello di affiancare le aziende nella gestione dei principali adempimenti normativi e di accrescere le competenze delle loro risorse interne attraverso
Scende il tasso di disoccupazione, cresce il numero degli occupati. Buone notizie durante il secondo trimestre 2016: le fornisce l’Istat, che fa segnare un nuovo miglioramento concernente il mercato del lavoro.

Arriva il consueto report Inps sul lavoro, ed è pieno di conferme. Una su tutte? La tendenza già emersa nei primi mesi del 2016 alla riduzione della decontribuzione riservata ai nuovi contratti a tempo indeterminato ha rallentato il ritmo delle assunzioni stabili, in confronto all’anno prima che riservava condizioni migliori.

Un tavolo per le trattative tra industriali e sindacati, durante i primi giorni del mese prossimo, nel quadro degli interventi sulla flessibilità in uscita e sul trattamento pensionistico decisi dal Ministro del Lavoro Poletti e dai segretari di Cgil, Cisl e Uil.

Bisognerà aspettare la ripresa dei lavori, fissata a settembre con un nuovo tavolo tra Governo e sindacati, per raggiungere un accordo sulle pensioni.

Buone notizie per il mercato del lavoro e in particolar modo per i dipendenti alle prese con i salari, non sempre all’altezza delle mansioni svolte. Le retribuzioni contrattuali sono in leggero aumento.

Le morti sul lavoro sono in calo: durante il 2015 sono state 637.000, il 4 per cento in meno in confronto all’anno precedente, in discesa del 22% sul 2011. Ma di queste 1.246 hanno riguardato casi di morte: 94 in più in confronto al 2014.

Il blocco delle rivalutazioni disposto dal Decreto Salva Italia per gli anni 2012 e 2013, è stato bocciato dalla Corte Costituzionale per cui il Governo ha approvato il Decreto Legge 65/2015 e lo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio 2015. Adesso si può tornare a parlare di rivalutazioni, bonus e pagamenti.
Tiene banco il capitolo ‘Pensioni‘, con importanti news. Durante l’incontro con i sindacati il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Tommaso Nannicini e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, hanno ribadito che non verrà modificata la riforma Fornero.
