E’previsto che entro il 2021 ci saranno oltre un milione di immatricolazioni in meno per via della continua diffusione crescente del car sharing. Vediamo di cosa si tratta.
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È ormai diventato un dato di fatto certo. Il mercato del car-sharing sta mettendo a dura prova il settore delle quattro ruote americano. Stando a un recente studio portato avanti da Alix Partners, pubblicato sul sito della Cnbc, in mancanza del sistema di condivisione dei trasporti privati, durante gli ultimi dieci anni, il comparto automobilistico avrebbe venduto circa 500 mila vetture in più negli Stati Uniti.
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Un numero questo che tenderà a più che raddoppiarsi nei prossimi anni: lo dice la stessa ricerca che prospetta, entro il 2021, altre 1,2 milioni di vetture andranno “perdute” per la diffusione sempre più capillare del car-sharing. Numeri che si raffrontano con il continuo e costante aumento delle “famiglie a zero auto”, in aumento dal 2007, la cui percentuale si sta avvicinando al 10%.
“Il nostro studio suggerisce che la volontà degli americani di evitare acquisti di veicoli a causa di crescenti opzioni di car-sharing è superiore alle stime,” ha dichiarato Mark Wakefield, managing director di AlixPartners. Wakefield sostiene infine che l’ aumento della popolarità delle compagnie di car sharing è ormai diventata una tendenza che le case automobilistiche non possono permettersi di non studiare con attenzione. Intanto nel mese di dicembre il volume di vendite del mercato automobilistico europeo ha registrato un aumento del 13,3%, un incremento atteso dalle Case, ma non di tale incoraggiante livello.