Cancellata del tutto l’ipotesi di non tassare redditi inferiori a 12.000 euro, pareva potesse esserci un margine di discussione su delle modifiche da introdurre nella nuova Legge di Stabilità che avrebbero interessato le pensioni, dal freno all’aumento dal 27 al 28% dell’aliquota contributiva per le partite Iva; alla prospettiva di sostituire la cassa integrazione in deroga con l’ andare in pensione a 62 anni, invece che a 66 come stabilito dalla legge Fornero; allo sblocco della rivalutazione dei redditi da pensione superiori a circa 3.000 euro al mese; a possibili misure per determinate categorie di lavoratori, come precoci e usuranti.
Lavoro
Banca Intesa e Ubi, nuovi tagli al personale
Ubi Banca e Banca Intesa hanno messo sul tavolo nuovi piani tagli. Ubi Banca prevede 700 prepensionamenti e 2.500 part time obbligatori, al fine di raggiungere un risparmio di 115 milioni sul costo del lavoro, circa l’8% delle spese per il personale, la chiusura o cessione di 44 sportelli, la trasformazione di altri 78 in minisportelli, la revisione dei modelli private/corporate e retail, dell’organizzazione di Ubi e Ubis e l’interazione più snella con le banche rete. Per Banca Intesa i posti a rischio sarebbero circa 2000.
La ricetta Ue contro la crisi, “maggiore flessibilità”
Il commissario europeo agli Affari economici interviene al Parlamento Ue e dice: “Dobbiamo concentrarci sulle misure per la crescita”. Poi mette in guardia Italia e Finlandia sul rispetto delle condizioni macroeconomiche e alla Germania dice: “Faccia aumentare la domanda interna”
TAG Ue, bilancia commerciale, Parlamento Ue, Commissione Ue, Olli Rehn.
Il Ministero del Lavoro rassicura sulla tempestiva erogazione della Cigd
Nei giorni appena trascorsi ha trovato ampia risonanza il problema del ritardo, in molte regioni d’Italia, del pagamento della cassa integrazione in deroga, un ammortizzatore sociale di fondamentale importanza in tempi di crisi economica. Numerosi lavoratori italiani si sono infatti trovati a non ricevere più le erogazioni spettanti per diverso tempo, affrontando a livello familiare situazioni anche molto dure.
La direzione aziendale funziona meglio con l’alternanza uomo – donna
Secondo una recente ricerca le aziende potrebbero trovare numerosi benefici e migliori profitti se alla propria guida ammettessero una costante alternanza tra un profilo maschile e un profilo femminile. Nuovi studi sembrano infatti suggerire che la direzione aziendale sarebbe meglio gestita se affidata, a scadenza programmata, prima ad un uomo e poi ad uno donna.
La crisi ha tagliato oltre 1 milione di posti di lavoro dal 2007
Dopo i dati forniti dall’Istat, l’Istituto di Statistica, in merito al mese di settembre 2013, arrivano sull’occupazione italiana anche i dati del Ministero del Lavoro. In un post pubblicato in precedenza abbiamo infatti visto che nel nono mese dell’anno sia il tasso di disoccupazione italiano, sia quello della disoccupazione giovanile hanno raggiunto livelli record.