Il variabile con cap di CheBanca!

 L’aspirante mutuatario che sia alla ricerca di un prodotto conveniente che gli consenta di approfittare di questo particolare  momento storico per i tassi, ma allo stesso tempo voglia proteggersi dalle oscillazioni dell’economia e dalla ripresa economica, ha due possibilità: il tasso misto o il variabile con cap.

Tra i mutui che rientrano in questa seconda categoria, le migliori soluzioni censite da Mutuisupermarket, indicano al secondo posto il mutuo di CheBanca!. Il variabile con cap di questo istituto di creidto ha un Taeg del 3,90 per cento che è composto dalla somma tra tasso, spese iniziali, spese ricorrenti e imposta sostitutiva.

Il tasso iniziale è molto contenuto e fisso al 3,69 per cento. Di questo tasso, il 3,50 per cento è rappresentato dallo spread della banca. Le spese iniziali sono abbastanza corpose visto che prima ancora di avere i soldi in tasca e il rogito in archivio, occorre sborsare 1775 euro per istruttoria, perizia e assicurazioni obbligatorie, e 350 euro almeno per l’imposta sostitutiva.

Sicuramente il prodotto ha dei vantaggi che sono l’erogazione di soldi all’atto, il tasso massimo fissato al 6,30 per cento e l’addebito della rata sul conto corrente. Il loan to value è nella media: pari all’80 per cento del valore dell’immobile, partendo da un capitale minimo finanziato di 50 mila euro.

L’OCSE sul deficit italiano

 L’OCSE ha ritoccato le stime sulla crescita dell’Italia. Il nostro paese, ormai da diversi mesi, è dato in peggioramento dal punto di vista finanziario ed economico. Adesso l’OCSE ha modificato leggermente le previsioni sull’Italia e ci potrebbe essere un piccolo miglioramento delle stime. L’Organizzazione invita comunque alla prudenza perchè la recessione nel breve termine continuerà.

Nel dettaglio l’OCSE aveva stimato una contrazione del 2,3 per cento del Prodotto Interno Lordo italiano per il 2012 ed ha ribadito che anche nel 2013 ci sarà una flessione ma sarà al massimo dello 0,2 per cento sull’interno anno. Il ritorno alla crescita che tutti aspettano dovrebbe esserci nel 2014 ma sarà comunque lieve. Il PIL italiano, tra due anni, potrebbe registrare un saldo positivo dello 0,8 per cento.

Secondo l’Organizzazione parigina l’Italia, in questo momento, deve mettere in pratica delle misure finanziarie supplementari, che hanno come obiettivo sempre quello del risanamento ma che intervengono in maniera prioritaria sui conti pubblici.

Per quanto riguarda il rapporto deficit-PIL, l’OCSE lo dà al 3 per cento per il 2012 anche se prima aveva stimato che si fermasse all’1,7 per cento. Per il 2013 questo rapporto dovrebbe assestarsi sul 2,9 per cento e nel 2014 è probabile che risalga al 3,4 per cento andando oltre la soglia definta da Maastricht.

Imu, diventa legge il regolamento no profit

Era il 24 febbraio il giorno in cui il Governo presentò al Senato un emendamento inerente Liberalizzazioni. Al suo interno vi erano diverse modifiche alle regole su Ici (Imu) che parlavano del saldo per la Chiesa e per le organizzazioni non profit.

La chiesa e gli altri enti non commerciali dovrebbero l’Imu in maniera alle porzioni dei propri locali interessate ad attività commerciali e gli effetti fiscali si calcoleranno a partire dal prossimo anno.

Nella proposta si leggeva che dal pagamento di Ici e Imu sarebbero stati esentati gli immobili

– di enti non commerciali finalizzati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive;

– degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; Per quanto attiene immobili “misti” l’emendamento rimandava alle disposizioni della legge 286/2006 (articolo 2 commi 41, 42 e 44), in altri termini alle procedure di accatastamento degli immobili commerciali siti in particolari contesti.

La notizia di oggi è che il regolamento del Tesoro sull’Imu per il settore no profit è a tutti gli effeti legge e quindi non si potra’ ricorrere al Tar per contestarne la validita’. L’unico ricorso possibile sara’ alla Consulta. Lo prevede un emendamento dei relatori al dl sui costi della politica presentato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato.

 

Cresce la preoccupazione per il Fiscal Cliff

Il Senato Usa ha rilasciato ulteriori indicazioni non molto positive per quanto riguarda il percorso di discussione del Fiscal Cliff. Di conseguenza, Wall Street ha chiuso con un forte ribasso. Le ragioni del calo sono relative ai timori sul “fiscal cliff”. Il capogruppo della maggioranza al Senato, Harry Reid, ha dichiarato che sono stati fatti scarsi progressi nelle trattative sul fiscal cliff. La Casa Bianca ha comunque negato che le discussioni si trovino a un punto morto. E’ stato così annullato l’effetto positivo dell’intesa riguardante la Grecia e di alcuni dati macroeconomici americani migliori delle stime tra cui gli ordini di beni durevoli, in rialzo per il sesto mese consecutivo.

La seduta in ribasso ha influenzato i mercati azionari europei, succubi della condizione economica americana degli ultimi tempi.

Milano: Il Fits-Mib registra una flessione dell’1%;

Londra: -0,4%;

Francoforte: -0,5%;

Parigi: 0,5%. T

Banco Popolare fa registrare i titoli peggiori, anche per via del fatto che Moody’s ha messo sotto sorveglianza per un possibile downgrade il suo rating ‘Baa3’.

Male anche Mps dopo l’annuncio della nuova emissione di bond. Poco forte l’impatto sui listini del via libera della Commissione Ue alla ristrutturazione delle banche spagnole.

L’Euro è in ribasso. Passa di mano a 1,2891 dollari contro gli 1,2930 registrati ieri dopo la chiusura di Wall Street e a 105,54 yen.

Tokyo: chiusura in calo per la borsa giapponese. La prima dopo quattro ottime sedute in rialzo. Lieve rimbalzo dello Yen.

 

 

Il rally di fine anno è ipotizzabile?

 Alla fine dell’anno, in genere, le borse finiscono sull’ottovolante e questo fa piacere agli investitori che dalle oscillazioni ricavano il loro rendimento. Adesso siamo a pochi giorni dall’avvio dell’ultimo mese dell’anno e ci si chiede come reagiranno i mercati a questa scadenza naturale.

Dicembre sarà sicuramente influenzato dalla risoluzione della questione greca che già oggi ha fatto incrementare il valore di tutte le borse d’Europa. A livello UE, però, resta ancora da decidere su un documento importante: la legge di bilancio.

In più, sul versante americano, occorre capire in che modo sarà gestito il fiscal cliff che è la grande zavorra dell’economia a stelle e strisce. Gli analisti ritengono che anche qui sarà trovato un accordo in tempi rapidi. Allora per orientarsi tra gli indici è opportuno fare una piccola retrospettiva andando a spulciare tra gli andamenti delle borse negli anni passati.

Dal 2002 al 2011 il classico rally di fine anno si è verificato ben 5 volte su 10, almeno per quanto riguarda Piazza Affari e la migliore delle performance della borsa italiana si è avuta alla fine del 2009 con una crescita del 6 per cento del Ftse Mib. Sempre in Italia si sono registrati tre rialzi consecutivi dal 2004 al 2006 e nel 2010 quando la borsa ha chiuso con un buon +5,59 per cento.

Per il 2013 il Ftse Mib è dato in rialzo ma ancor meglio andrà per gli indici di Wall Street. Quanto sono affidabili queste previsioni?

L’Imu può essere pagato anche in Posta

Una delle maniere più semplici per pagare il Saldo relativo all’Imu è farlo tramite posta. Proprio il sito di Poste Italiane spiega punto per punto come fare. Riportiamo dunque, di seguito, la descrizione di ogni passaggio:

“Per tutti i contribuenti che devono pagare l’IMU c’è un nuovo servizio online che rende il pagamento ancora più facile e veloce.

Se sei registrato al sito Poste.it, bastano tre semplici passaggi:

– accedi all’area riservata BPOL

– compila il modello F24 disponibile in questa pagina

– effettua il pagamento con la procedura dedicata agli F24.

Se non sei registrato, puoi comunque usufruire del servizio IMU online con il modello F24 veloce e risparmiare tantissimo tempo:

compila il modello F24 o il modello F24 accise disponibili in queste pagine;

stampa il modello F24 compilato in tre copie;

effettua il pagamento presso l’ufficio postale.

Il nuovo servizio IMU online, ideato per te da Poste Italiane è:

disponibile 24 ore su 24 per tutti i contribuenti;

sicuro. Durante la compilazione del modulo viene effettuata una serie di controlli sui dati inseriti;

veloce. Se sei registrato puoi pagare l’IMU direttamente online. Se non sei registrato al sito Poste.it, puoi riempire il modello online. Al nostro addetto sarà sufficiente inserire il tuo codice identificativo univoco riportato nel modello F24″.

USA: le prove che sarà un anno di gloria

 L’investimento in opzioni binarie obbliga a prendere in considerazione tutte le ipotesi e gli elementi che contribuiscono alla definizione di un trend. In questi mesi molti analisti hanno iniziato a fare previsioni sul 2013 e sotto la lente d’ingrandimento ci è finita anche l’America.

In un articolo precedente abbiamo trattato i due volti della medaglia: gli scettici che sono sicuri che nel 2013 l’America non riuscirà a reagire al fiscal cliff e alle altre numerose sfide economiche che si trova davanti agli occhi; di contro ci sono molti altri analisti fiduciosi che l’avvio lento del primo trimestre sia soltanto un passaggio verso una crescita degli USA.

Questa seconda ipotesi sembra aver trovato delle giustificazioni nella realtà. Il presidente Obama, infatti, si deve barcamenare tra la gestione delle imposte e delle spese al fine di evitare una nuova recessione. Al tempo stesso per il 2012 può gioire di un incremento del PIL che dovrebbe fissarsi nel range 1,7-2 per cento. Un dato molto utile a chi compra opzioni binarie boundary.

La FED era stata molto più ottimista, è vero, prevedendo una crescita al 2,4% ma questo non vuol dire nulla, visto che ci sono anche altri segnali incoraggianti nell’economia americana: la riduzione del tasso di disoccupazione sceso sotto la soglia dell’8 per cento e il miglioramento della fiducia dei consumatori che si attesta all’84,9.

Mps autorizza un titolo ribattezzato “Monti Bond”

Prende il nomignolo di ‘Monti bond’ il nuovo titolo obbligazionario emesso dalla Banca Mps.

Un titolo che vanta un controvalore complessivo intorno ai 3,9 miliardi di euro. Di questi 1,9 miliardi saranno destinati al riscatto e all’integrale sostituzione dei Tremonti bond.

L’emissione avverrà, successivamente al rilascio delle autorizzazioni di rito, entro il 28 dicembre 2012, con prezzo di emissione alla pari. Il valore nominale unitario degli strumenti finanziari dunque, sarà di 1 milione di euro.

Il Cda ha erogato un importo che supera i 500 milioni. Inizialmente Mps aveva previsto però 3,4 miliardi.

Come si spiega questo incremento? Banca Mps afferma

“L’incremento è motivato «dai possibili impatti patrimoniali derivanti dagli esiti dell’analisi in corso di talune operazioni strutturate poste in essere in esercizi precedenti”.

Ecco come Mps procederà:

“Vista la redditività negativa di tali operazioni, oggi incluse nel portafoglio di attività finanziarie aventi per sottostante titoli di Stato, la Banca procederà alla rinegoziazione della struttura di funding delle stesse con l’obiettivo di migliorarne la redditività. La priorità del Gruppo rimane quella di ritornare a livelli di redditività adeguati e sostenibili perseguendo, anche attraverso azioni di discontinuità di natura straordinaria, il percorso tracciato nel piano industriale 2012-2015. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha conferito mandato all’Amministratore Delegato e al Presidente a provvedere all’invio al ministero dell’Economia e delle Finanze ed a Banca d’Italia della richiesta di sottoscrizione degli Strumenti Finanziari”.

 

Panetta di Bankitalia sulle banche nostrane

 Si chiama Fabio Panetta ed è il vicedirettore di Bankitalia. Nel suo ultimo discorso durante il convegno dell’Aiaf a Milano, Panetta ha affrontato il tema delle banche italiane.

La prima constatazione è che il credito bancario si sta riducendo e questa contrazione non accenna a diminuire. Se si dovesse fare una previsione anche per il prossimo anno, si potrebbe confermare il trend: la contrazione continuerà nel 2013 anche se sarà sicuramente inferiore.

Resta quindi un problema di fondo che è la redditività delle banche che è già molto bassa e non accenna assolutamente a diminuire visto che i tassi d’interesse restano molto bassi, la contrazione del credito è evidente, ma bisogna fare i conti anche con i costi elevati del denaro che arriva dai fondi.

Secondo Panetta si può parlare di “eccesso delle capacità produttiva” e in futuro è difficile che s’interverrà sui costi e sulla struttura distributiva.

In pratica sul lungo periodo, dice il vicedirettore di Bankitalia, si ipotizza un aumento molto forte dei ricavi per alcuni motivi precisi: la nuova normativa sul credito bancario che richiede più capitale alle banche a fronte di una penalizzazione del trading; il freno del credito e il rallentamento globale della zona  euro. E’ in dubbio il prossimo intervento della BCE.

Balduzzi: “Non privatizzeremo la sanità”

Il Ministro della Salute Renato Balduzzi, intervenendo a Sky tg24, ha dichiarato che l’ipotesi di privatizzazione. Ecco la sua dichiarazione:

“Il presidente del Consiglio ha posto un problema sulla sostenibilità futura dei sistemi sanitari incluso il nostro e ha posto la domanda sull’opportunita di affiancare alle forme di finanziamento pubbliche, forme finanziamento integrativo. Ha solo posto una domanda”.

Balduzzi spiega tutti passaggi di ciò che sta succedendo in questi giorni, precisando e chiarendo con esattezza il presente e il futuro della Sanità:

“Quanto sta accadendo è il frutto di una forzatura mediatica, perché non c’é nessuna ipotesi di privatizzazione della sanità. Anzi Monti, ieri, ha colto l’occasione del convegno per riaffermare la validità del Ssn e della necessità di un suo continuo miglioramento. Poi ha posto una domanda che tutti oggi si pongono. Questa è la verità”.

Balduzzi ha inoltre sottolinea che dalla giornata di ieri è obbligato a rispondere su alcune domande riguardanti cose che non sussistono e nessuno ha mai fatto affermazioni simili a quelle lui messe in bocca. Neanche il Premier Monti.

In relazione alle polemiche sollevate dalla CGIL su una presunta distruzione del Ssn, Balduzzi risponde francamente:

“Uno può combattere, ed é giusto che lo faccia, ma se qualcuno vuole demolire il Ssn anche io lo combatto e anche Monti lo combatte”.