La Gran Bretagna ha chiesto e ottenuto un mandato di arresto europeo per cinque banchieri sospettati nell’ambito dello scandalo sulla manipolazione dell’Euribor.

La Gran Bretagna ha chiesto e ottenuto un mandato di arresto europeo per cinque banchieri sospettati nell’ambito dello scandalo sulla manipolazione dell’Euribor.

La legge contro gli sprechi alimentari è stata approvata dalla Camera a larga maggioranza. Un voto bipartisan che testimonia un dato importante: quando in aula si discute di solidarietà sociale e di risparmio delle risorse, le forze politiche riescono anche a trovare un’intesa.

La ricerca premia le aziende, anche dal punto di vista del Fisco. E per i ricercatori si aprono nuove opportunità di guadagno in virtù della nuova versione del credito d’imposta in ricerca e sviluppo, statuito dalla Legge di stabilità, che ora è a burocrazia zero.

C’è l’ok della commissione Finanze della Camera al mandato al relatore al decreto legge sulle banche, Giovanni Sanga, del Pd. Il provvedimento, la cui scadenza è il 15 aprile 2016, sarà da lunedì all’esame dell’aula ed è quasi scontato il ricorso alla fiducia.

Il nome è stato scelto in onore del “padre” della moderna tecnologia, poiché si tratta di un personaggio conosciuto in tutto il mondo e, inoltre, perché ha operato nei settori più disparati del sapere. Il gruppo Finmeccanica cambia nome: d’ora in poi si chiamerà Leonardo, ispirandosi in parte alla multiversalità del genio del Rinascimento Da Vinci e in parte per offrire ai potenziali clienti un nome il più possibile conosciuto e che – allo stesso tempo – faccia venire in mente l’Italia.

Senza dubbio le ultime mosse Bce sono inedite dal punto di vista storico. E i media le hanno enfatizzate a dovere. Prestiti a tassi negativi per le banche che finanziano le imprese, che si aggiungono alle iniezioni di liquidità e alle manovre di quantitative easing varate negli ultimi mesi: ce n’è di che suscitare reazioni e alimentare speranze.

La Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse nella fascia che oscilla tra lo 0,25% e lo 0,50%. A seguito del primo rialzo del costo del denaro dal 2006 varato lo scorso 16 dicembre, la Banca centrale americana ha deciso di optare per lo status quo in attesa di avere segnali più chiari sull’evoluzione delle prospettive dell’economia nazionale alla luce del rallentamento globale.

Il tema dell’uscita dal lavoro continua a impegnare Governo e Inps. Si tratta di un argomento caldo, che necessita una trattazione delicata e urgente.

Gli osservatori economici continuano a guardare con cautela a ciò che succede in Cina, dove la Banca centrale e le autorità si sono impegnate per provare a tenere sotto controllo la schizofrenia dei mercati e supportare la crescita, messa a dura prova dal difficile cambiamento di paradigma del sistema economico che sta evolvendo da una macchina basata sulle produzioni a basso costo destinate all’export a una alimentata dai consumi interni.

L’Italia ha faticosamente rialzato la china durante lo scorso anno. Nel 2015 infatti il Pil è tornato in positivo e la disoccupazione in rientro dopo sette anni, ma i lunghi anni della crisi hanno lasciato la loro pesante traccia nel Paese e nelle tasche dei cittadini.
